sabato, giugno 18, 2016
Lo annuncia la National Science Foundation (Nsf), che gestisce la base. E' la terza missione di salvataggio nell'inverno australe,dopo quelle del 2001 e 2003.I due aerei, se le condizioni meteo lo consentiranno, dovrebbero giungere domani, 19 giugno.

Partita la più pericolosa missione di salvataggio in Antartide, organizzata quando freddo e buio sono al culmine nel continente bianco. Due aerei bimotore Twin Otter sono decollati il 14 giugno dal Canada per recuperare uno dei membri del personale della base di ricerca americana Amundsen-Scott South Pole, per un'emergenza medica che richiede il ricovero. Lo rende noto la National Science Foundation, che gestisce la base.

Fino ad ora nessuna missione era stata tentata in questo periodo dell’anno, quando si avvicina il solstizio d’inverno e quando buio e freddo sono all'apice, con temperature fino a - 80°. Nell'aprile 2001 e nel settembre 2003 si erano rese necessarie operazioni simili, riuscite ma in condizioni meteo e di luce molto diverse.

I due Twin Otter dovrebbero arrivare a destinazione il 19 giugno, se le condizioni meteo lo consentiranno. Dopo aver sorvolato il Sudamerica, uno dei due si fermerà nella base britannica Rothera, come supporto alle operazioni, mentre l'altro viaggerà per altri 2.400 chilometri fino alla base americana per eseguire l'operazione di recupero. Per ragioni di privacy non sono disponibili dettagli sulle condizioni del paziente.

Nelle basi in Antartide durante l’inverno australe rimangono una dozzina tra ricercatori e personale tecnico. I problemi medici sono gestiti dal medico della base o con la telemedicina. Viste le condizioni meteo e di luce, non sono programmati voli per o dalle basi, molto rischiosi anche per la vita del pilota. Servono, infine, aerei capaci di operare con freddo estremo ed equipaggiati di sci. La stazione di South Pole non ha asfalto, e quindi l'atterraggio sarà fatto al buio sulla neve compatta.


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