Roberto Morassut: "A Giachetti chiedo se Verdini fa parte della coalizione"
“Perché la candidatura di Giachetti, persona che rispetto e a cui voglio bene, non aveva un perimetro sufficiente per rappresentare tutte le forze e tutti i nostri elettori”. Intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 Roberto Morassut, che appoggia il governo ma corre alle primarie Pd di Roma contro il candidato di Renzi, motiva così la sua discesa in campo per la carica di sindaco.
Che cosa la divide, per essere chiari e comprensibili, da Giachetti? Chiede Minoli “In queste ore mi divide una cosa abbastanza importante, cioè l’appoggio di Verdini, perché Verdini questa mattina ha detto che lo sosterrà e che farà anche delle liste a sostegno se lui vincerà, quindi la domanda che vorrei fare a Giachetti e ad Orfini che è commissario del partito è: ma Verdini fa parte della coalizione? E se non fa parte della coalizione perché viene a votare alle primarie?”.
Sente in Renzi un sentimento anti-romano? Incalza il conduttore “No, Renzi non ha un sentimento anti-romano, anzi, ha fatto molto il governo verso Roma negli ultimi tempi, però sento la necessità che per risollevare Roma ci sia un patto fortissimo con lo Stato e con la Regione su tutti gli enti che agiscono su Roma”.
"Alle primarie, non temo brogli ma bisogna vigilare, il PD romano è ancora convalescente dopo traumi giudiziari"
Sull’affluenza necessaria alle primarie di Roma per considerarle un successo Roberto Morassut, risponde “Io penso questo: sotto i 50mila l’affluenza sarebbe un problema. Sopra, abbondantemente oltre i 50mila, i 60mila, potrebbe essere una cosa dignitosa”.
Teme brogli? Chiede Minoli: “Mi auguro di no”. Ma li teme? Insiste il conduttore: “No, temerne non ne ho motivo per ora, di temerne, però considerando le esperienze passate, considerato che le primarie sono comunque un appuntamento sempre aperto e sempre esposto a rischi faccio un invito a tutti, a quelli che organizzano le primarie, a vigilare”.
Glielo chiedo perché il ministro Madia in passato ha parlato di vere e proprie associazioni a delinquere sul territorio.
E’ cambiato tutto adesso? Prosegue il conduttore: “Beh, insomma ci sono stati dei traumi politici e giudiziari abbastanza pesanti. Io considero che il Pd romano è ancora convalescente, non è del tutto guarito, quindi attenzione, e cerchiamo di fare le cose fatte bene”.
“Perché la candidatura di Giachetti, persona che rispetto e a cui voglio bene, non aveva un perimetro sufficiente per rappresentare tutte le forze e tutti i nostri elettori”. Intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 Roberto Morassut, che appoggia il governo ma corre alle primarie Pd di Roma contro il candidato di Renzi, motiva così la sua discesa in campo per la carica di sindaco.
Che cosa la divide, per essere chiari e comprensibili, da Giachetti? Chiede Minoli “In queste ore mi divide una cosa abbastanza importante, cioè l’appoggio di Verdini, perché Verdini questa mattina ha detto che lo sosterrà e che farà anche delle liste a sostegno se lui vincerà, quindi la domanda che vorrei fare a Giachetti e ad Orfini che è commissario del partito è: ma Verdini fa parte della coalizione? E se non fa parte della coalizione perché viene a votare alle primarie?”.
Sente in Renzi un sentimento anti-romano? Incalza il conduttore “No, Renzi non ha un sentimento anti-romano, anzi, ha fatto molto il governo verso Roma negli ultimi tempi, però sento la necessità che per risollevare Roma ci sia un patto fortissimo con lo Stato e con la Regione su tutti gli enti che agiscono su Roma”.
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Sull’affluenza necessaria alle primarie di Roma per considerarle un successo Roberto Morassut, risponde “Io penso questo: sotto i 50mila l’affluenza sarebbe un problema. Sopra, abbondantemente oltre i 50mila, i 60mila, potrebbe essere una cosa dignitosa”.
Teme brogli? Chiede Minoli: “Mi auguro di no”. Ma li teme? Insiste il conduttore: “No, temerne non ne ho motivo per ora, di temerne, però considerando le esperienze passate, considerato che le primarie sono comunque un appuntamento sempre aperto e sempre esposto a rischi faccio un invito a tutti, a quelli che organizzano le primarie, a vigilare”.
Glielo chiedo perché il ministro Madia in passato ha parlato di vere e proprie associazioni a delinquere sul territorio.
E’ cambiato tutto adesso? Prosegue il conduttore: “Beh, insomma ci sono stati dei traumi politici e giudiziari abbastanza pesanti. Io considero che il Pd romano è ancora convalescente, non è del tutto guarito, quindi attenzione, e cerchiamo di fare le cose fatte bene”.
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