sabato, marzo 26, 2016
Sul terrorismo "c'è l'arma di distrazione di massa. Infatti si continua a dire 'tuteliamo i confini' quando è dimostrato ormai che i terroristi sono nati e cresciuti in Europa".

Andrea Orlando, Ministro della Giustizia, non usa alibi per spiegare un fenomeno che non è altrove ma nato e cresciuto in seno all'Europa. Di fatto dichiara: "Non voglio fare polemiche, ma i Paesi che più si oppongono a Schengen si sono trovati, pare, il terrorista Salah che varcava il confine tra Austria e Ungheria. Si costruiscono muri, ma il terrorismo è in casa". Orlando plaude anche alla banca del Dna,"passo fondamentale per la sicurezza e per le indagini".

La velocità di organizzazione del terrorismo islamico è raddoppiata rispetto a quella di organizzazione del Vecchio Continente. Secondo il Ministro servirebbe "la creazione di uno spazio di giustizia europeo", condizione per contrastare con più efficacia il fenomeno.

La capillare organizzazione in cellule dormienti, spesso natie dei luoghi in cui si consumano gli attentati, esige dei controlli ancora più serrati e mirati, non solo dopo le tragedie.

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