Fissata a domenica 4 Settembre la giornata di proclamazione ufficiale. Con lei, altre quattro figure della Chiesa cattolica nel mondo saranno elevate agli onori degli altari.
Era nell’aria da un po’; si aspettava il tanto agognato miracolo per avviare la pratica di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Dalla sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, alle 10 di stamane, la notizia arriva durante la celebrazione dell’Ora Terza: il Papa durante il Concistoro ordinario Pubblico per la canonizzazione dei Beati, include la Suora indiana, insieme ad altri cinque beati: Stanislao di Gesù Maria, vissuto nel 1600 e fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria; Giuseppe Sanchez del Rio, laico messicano, martire, vittima nel 1928 ad appena 15 anni di persecuzioni religiose; Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero, sacerdote argentino più conosciuto come "Cura Brochero" - figura apprezzata da Papa Francesco. Infine, Maria Elisabetta Hesselblad, religiosa svedese, fondatrice della congregazione delle suore dell'Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida.
L’influenza di Madre Teresa è preminente, insieme a poche altre testimonianze di vita evangelica è modello comportamentale del secolo trascorso. Insieme a San Giovanni Paolo II e San Pio da Pietrelcina, la Fondatrice della “Congregazione religiosa delle Missionarie della carità” chiude una triade di personaggi carismatici che hanno segnato il ‘900.
Come anticipato, si aspettava solo la notizia di un’intercessione miracolosa attribuibile alla Religiosa di origini albanesi. L’evento è stato approvato lo scorso dicembre da Papa Francesco, a cui ha fatto seguito il decreto di canonizzazione. I fatti risalgono al 9 dicembre del 2008, quando un uomo di 42 anni, gravemente affetto da “ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo”, sottoposto a trapianto renale e trattamenti con “immunosoppressori” era dato per spacciato. All’improvviso, come accade per i fenomeni misteriosi ascrivibili al “miracolo”, la guarigione.
Di Madre Teresa di Calcutta molto in questi anni si è scritto o detto; Premio Nobel per la pace nel 1979, denigrata da alcuni – specie per la sua presa di posizione contro la pratica dell’aborto - e osannata da molti, ha contribuito a forgiare un certo tipo di cristianesimo, più aderente al messaggio delle origini, quello del passo del “Buon samaritano”, forse troppo spesso dimenticato.
L’appuntamento del prossimo Settembre sembra essere il giusto tributo per all’attività instancabile di una donna tra i poveri, che in merito amava dire: “essere rifiutati è la peggiore malattia che un essere umano possa provare”.
di Dario Cataldo
Era nell’aria da un po’; si aspettava il tanto agognato miracolo per avviare la pratica di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Dalla sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, alle 10 di stamane, la notizia arriva durante la celebrazione dell’Ora Terza: il Papa durante il Concistoro ordinario Pubblico per la canonizzazione dei Beati, include la Suora indiana, insieme ad altri cinque beati: Stanislao di Gesù Maria, vissuto nel 1600 e fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria; Giuseppe Sanchez del Rio, laico messicano, martire, vittima nel 1928 ad appena 15 anni di persecuzioni religiose; Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero, sacerdote argentino più conosciuto come "Cura Brochero" - figura apprezzata da Papa Francesco. Infine, Maria Elisabetta Hesselblad, religiosa svedese, fondatrice della congregazione delle suore dell'Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida.
L’influenza di Madre Teresa è preminente, insieme a poche altre testimonianze di vita evangelica è modello comportamentale del secolo trascorso. Insieme a San Giovanni Paolo II e San Pio da Pietrelcina, la Fondatrice della “Congregazione religiosa delle Missionarie della carità” chiude una triade di personaggi carismatici che hanno segnato il ‘900.
Come anticipato, si aspettava solo la notizia di un’intercessione miracolosa attribuibile alla Religiosa di origini albanesi. L’evento è stato approvato lo scorso dicembre da Papa Francesco, a cui ha fatto seguito il decreto di canonizzazione. I fatti risalgono al 9 dicembre del 2008, quando un uomo di 42 anni, gravemente affetto da “ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo”, sottoposto a trapianto renale e trattamenti con “immunosoppressori” era dato per spacciato. All’improvviso, come accade per i fenomeni misteriosi ascrivibili al “miracolo”, la guarigione.
Di Madre Teresa di Calcutta molto in questi anni si è scritto o detto; Premio Nobel per la pace nel 1979, denigrata da alcuni – specie per la sua presa di posizione contro la pratica dell’aborto - e osannata da molti, ha contribuito a forgiare un certo tipo di cristianesimo, più aderente al messaggio delle origini, quello del passo del “Buon samaritano”, forse troppo spesso dimenticato.
L’appuntamento del prossimo Settembre sembra essere il giusto tributo per all’attività instancabile di una donna tra i poveri, che in merito amava dire: “essere rifiutati è la peggiore malattia che un essere umano possa provare”.
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