sabato, giugno 13, 2015
La crisi della Grecia rischia di avvitarsi. Il Fondo monetario internazionale abbandona il tavolo delle trattative di Bruxelles sul rientro del debito. Dunque sembra ancora lontano un accordo sulle riforme. Alessandro Guarasci:


Radio Vaticana - Nei fatti il negoziato tra Atene e i creditori è a un punto morto. I nodi, dalla riforma delle pensioni al surplus, restano ancora intatti e il nuovo confronto tra il premier Alexis Tsipras e il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker non serve a sbloccare la situazione. Pessimista anche la Ue, col presidente, Donald Tusk, che mette nuova pressione sul Governo ellenico invitandolo a farla finita con il "gioco d'azzardo" e ad essere "più realista", perché qualcuno potrebbe presto chiamare il "game over".

Juncker tuttavia sembra disposto a percorrere altre strade ma la Cancelliera tedesca Merkel fa sapere di essere fermamente contraria ad un terzo pacchetto di aiuti. Per trovare un’intesa c’è tempo fino al 18 giugno, giorno dell’Eurogruppo a Lussemburgo. Il premier greco Tsipras assicura che il lavoro va avanti per superare le differenze.

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