Il commento positivo del Santo Padre in merito alla chiusura dell'embargo Usa su Cuba
Radio Vaticana - Papa Francesco ha espresso il suo “vivo compiacimento per la storica decisione” di Stati Uniti e Cuba, annunciata ieri, di stabilire relazioni diplomatiche interrotte dal 1961. Nel corso degli ultimi mesi, il Pontefice ha scritto ai due presidenti Raúl Castro e Barack Obama, “per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due Parti”. “La Santa Sede – rileva un comunicato della Segreteria di Stato - accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le Delegazioni dei due Paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le Parti. La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due Nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini".
Di questa svolta diplomatica Papa Francesco ha parlato stamattina a un gruppo di ambasciatori presso la Santa Sede. Il Pontefice si è riferito proprio al lavoro della diplomazia. Queste le sue parole: ascolta
“Il lavoro dell’ambasciatore è un lavoro di piccoli passi, di piccole cose, ma che finiscono sempre per fare la pace, avvicinare i cuori dei popoli, seminare fratellanza fra i popoli. E questo è il vostro lavoro, ma con piccole cose, piccoline. E oggi tutti siamo contenti, perché abbiamo visto come due popoli, che erano allontanati da tanti anni, ieri hanno fatto un passo di avvicinamento. Ecco, questo è stato portato avanti da ambasciatori, dalla diplomazia. E’ un lavoro nobile il vostro, tanto nobile”.
Il discorso era rivolto agli ambasciatori di Mongolia, Bahamas, Dominica, Tanzania, Danimarca, Malaysia, Rwanda, Finlandia, Nuova Zelanda, Mali, Togo, Bangladesh e Qatar. Il Papa li ha salutati con un “caldo benvenuto”, augurando a tutti “un lavoro fruttuoso, un lavoro fecondo”.
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“Il lavoro dell’ambasciatore è un lavoro di piccoli passi, di piccole cose, ma che finiscono sempre per fare la pace, avvicinare i cuori dei popoli, seminare fratellanza fra i popoli. E questo è il vostro lavoro, ma con piccole cose, piccoline. E oggi tutti siamo contenti, perché abbiamo visto come due popoli, che erano allontanati da tanti anni, ieri hanno fatto un passo di avvicinamento. Ecco, questo è stato portato avanti da ambasciatori, dalla diplomazia. E’ un lavoro nobile il vostro, tanto nobile”.
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