giovedì, novembre 06, 2014
La Ong internazionale a difesa dei diritti umani accusa Israele di aver compiuto attacchi a Gaza a disprezzo della vita umana. Un attacco al quale si unisce la contemporanea decisione dell’Assemblea nazionale francese di affrontare la questione del riconoscimento dello Stato di Palestina.  

Nena News - Dura condanna di Amnesty International all’offensiva israeliana “Margine Protettivo” lanciata la scorsa estate contro la Striscia di Gaza controllata dal movimento islamico Hamas. Le Forze Armate israeliane a Gaza si sono “apertamente fatte beffa delle leggi di guerra con attacchi su case civili, mostrando una insensibile indifferenza alle carneficine provocate”, denuncia Philip Luther, direttore di Amnesty International in Medio Oriente, a commento del nuovo rapporto pubblicato ieri dal gruppo che tutela i diritti umani nel mondo. Luther inviata a leggere il rapporto di Amnesty per prendere coscienza di “esempi di attacchi” israeliani che indicano “disprezzo per la vita dei civili palestinesi, ai quali non è stato dato avviso nè possibilità di fuga”.

Un attacco molto duro al quale si unisce la decisione dell’Assemblea nazionale francese di affrontare la questione del riconoscimento dello Stato di Palestina, in linea con il voto a favore giunto a inizio ottobre dal Parlamento inglese e con il passo storico compiuto in quella direzione dal governo svedese (primo nell’Europa occidentale). Un gruppo di deputati della maggioranza socialista si prepara a depositare una proposta di risoluzione per invitare il governo francese “a fare del riconoscimento dello Stato della Palestina uno strumento per ottenere una soluzione definitiva del conflitto”.

L’attuale situazione, scrivo i firmatari, “è insostenibile e pericolosa perché nutre le frustrazioni e la sfiducia crescente tra le due parti”. Pertanto, aggiungono, c’è “l’urgente necessità di arrivare a una soluzione definitiva del conflitto che permetta la costituzione di uno Stato democratico e sovrano di Palestina, coabitante in pace e sicurezza con Israele”.

dell’istruzione Benoit Hamon, che sulla sua pagina Facebook scrive: “Il ruolo della Francia è fare di tutto Tra i promotori dell’iniziativa c’è anche l’ex ministroper incitare le parti in causa a riprendere negoziati concreti che portino alla creazione di uno Stato palestinese”, il riconoscimento della Palestina, “sarebbe un atto politico forte per dimostrare la determinazione della comunità internazionale a trovare uno sbocco pacifico e durevole al conflitto israelo-palestinese”.

La probabile approvazione della mozione in ogni caso non sarebbe vincolante per il governo francese, ma potrebbe spingere il presidente Hollande e l’esecutivo a prendere una posizione più netta in materia. Nei mesi scorsi, il ministro degli esteri Laurent Fabius si era detto possibilista su un riconoscimento della Palestina.

Il governo Netanyahu non ha commentato la mozione al parlamento francese. Il ministero degli esteri invece ha risposto al rapporto di Amnesty definendolo uno “strumento di propaganda per Hamas e per altri gruppi terroristici”. Secondo Israele il rapporto “non produce alcuna prova” in merito e Amnesty “ignora crimini di guerra ben documentati compiuti da Hamas”.


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