giovedì, settembre 18, 2014
Gli scozzesi votano per il referendum sull’indipendenza. Secondo gli ultimissimi sondaggi il ‘no’ dovrebbe essere in leggero vantaggio, ma il divario tra gli indipendentisti e gli unionisti è troppo ridotto per poter preannunciare un vincitore. Da Edimburgo, Giovanni Vale:  

Radio Vaticana - E’ in un clima rilassato ma carico di attese che il voto sul referendum si sta svolgendo ad Edimburgo e in tutta la Scozia. Nella capitale, il fronte del ‘sì’ e del ‘no’ sono ancora fianco a fianco fuori dagli uffici elettorali. Gli attivisti distribuiscono volantini e sperano di convertire gli ultimi elettori indecisi… La legge britannica non prevede, infatti, alcun silenzio elettorale. I rapporti tra gli indipendentisti e gli unionisti restano cordiali. Ma la sensazione è quella di una giornata storica per il Paese.

Il leader indipendentista e primo ministro scozzese, Alex Salmond, ha votato questa mattina nella sua città natale, a Strichen. All’uscita dall’ufficio elettorale ha dichiarato che il Paese è “nelle mani del popolo scozzese”. Alistair Darling, il portavoce della campagna unionista intitolata "Better Together", ha votato attorno alle undici a Edimburgo, così come l’ex primo ministro britannico, Gordon Brown. Sono più di 4 milioni gli scozzesi chiamati alle urne fino alle 22 di stasera. Più di 700 000 elettori hanno invece già votato per posta. In generale, il 97% degli aventi diritto al voto si è iscritto per partecipare a questo referendum che potrebbe rivoluzionare l’aspetto del Regno Unito.

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