lunedì, settembre 08, 2014
Dovrebbero partire oggi le sanzioni di Unione Europea e Stati Uniti alla Russia per la crisi in Ucraina, dove la tregua resta in bilico, dopo gli scontri di ieri a Mariupol e Donetsk. Il servizio di Elvira Ragosta: ascolta

Radio Vaticana - L’inasprimento delle sanzioni alla Russia, deciso per oggi da Unione Europea e Stati Uniti, potrebbe anche saltare, come affermato ieri dal presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy. Le misure economiche contro Mosca sono legate al flebile filo della tregua nel sud est dell’Ucraina, dove il cessate il fuoco stabilito, venerdì scorso a Minsk tra le parti e scattato sabato pomeriggio, è stato violato ieri, sia nella roccaforte filorussa di Donetsk, sia nella strategica città di Mariupol, dove una donna è morta e tre persone sono state ferite nelle esplosioni. Le prossime ore saranno decisive per valutare le nuove sanzioni, fortemente volute dagli Stati Uniti, e dirette sia al mercato russo dei capitali, sia a quello dei beni di consumo. C’è anche una nuova lista di personalità russe interessate dalle misure economiche, oltre alla leadership del Donbass e al Governo di Crimea. Ma l’avvio del processo di pace potrebbe indurre Euriopa e Stati Uniti a fare marcia indietro. In caso contrario, ha già fatto sapere Mosca, tramite il ministro degli esteri Lavrov, la Russia attuerà delle contromisure.

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