giovedì, maggio 15, 2014
Ogni giovedì in edicola con Corriere della Sera le opere che hanno formato il pensiero del Santo Padre. 

Conoscere il nostro Santo Padre attraverso le opere che ne hanno determinato la sua formazione, è questa l’iniziativa del Corriere della Sera con la collana “La Biblioteca di Papa Francesco”.

L’opera si compone di 20 libri cari a Papa Francesco, opere su cui si è formato il suo pensiero, da Fëdor Dostoevskij, Sant’Agostino, Alessandro Manzoni a tante altre opere da riscoprire (come Mannin, Marechal, Milia), libri che sono stati ritradotti o tradotti per la prima volta in quanto irrintracciabili in Italia. (Qui i dettagli dell’iniziativa http://goo.gl/Yu3fzz)

La scelta delle opere è stata effettuata da Antonio Spadaro (gesuita, direttore della rivista La Civiltà Cattolica) il quale ha selezionato le opere rispetto alle quali il papa stesso si è espresso, sia in forma pubblica (alcuni cenni erano emersi nell’intervista che aveva rilasciato proprio a Spadaro e poi pubblicata anche da Rizzoli) sia durante colloqui privati con il Pontefice:

“Durante l’intervista ho voluto tentare di comprendere meglio quali siano i principali riferimenti artistici e letterari di Papa Francesco. Da quel momento si è andata costruendo una sorta di lista, l’elenco dei libri di quella che da subito ho chiamato nella mia mente La biblioteca di Papa Francesco”.

Ciascun libro è accompagnato dalla prefazione di un diverso autore (Jorge Milia, Antonio Spadaro, José Maria Poirier) che non solo conoscono l’opera ma anche direttamente Jorge Mario Bergoglio.

Il primo volume, in edicola dall'8 Maggio 2014 al prezzo di € 10,90 (anche in E-Book a partire da 4,99 € nei migliori store digitali e nell'App per l'IPad "Biblioteca del Corriere"), è Tardi ti ho amato” di Ethel Mannin con prefazione di Jorge Milia, poeta, scrittore e giornalista che fu alunno del tempo in cui Bergoglio insegnava al Liceo nel Collegio dell’Immacolata Concezione, a Santa Fe in Argentina.

La seconda uscita (15 Maggio) è invece “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson con prefazione di José Hernán Cibils. Qui l’autore, che attraversa il cambiamento tecnologico del mondo, si chiede:

“come potranno sopravvivere i valori della Parola di Gesù in un mondo che si fa nuovo, estraneo al mistero della Croce, desideroso della libertà individuale e del progresso tecnico, oltre che di un nuovo senso comunitario?” – (dalla prefazione di José Hernán Cibils)

Il 22 Maggio invece in edicola Memorie del sottosuolo di Fëdor Dostoevskij con prefazione a cura di Jorge Milia.


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