martedì, febbraio 25, 2014
La radicale svolta politica in Ucraina, con la destituzione del presidente Yanukovich da parte del parlamento di Kiev, ha lasciato nel Paese un clima di forte tensione. 

Radio Vaticana - Gli scontri tra forze dell’ordine e opposizione europeista durante le manifestazioni antigovernative dei giorni scorsi sono costati la vita a decine di persone. E in questo momento delicato, la Russia annuncia che non interferirà negli affari interni ucraini ed esorta anche l’occidente a osservare lo stesso atteggiamento. Il servizio di Giancarlo La Vella: ascolta
L’Ucraina piange gli 82 morti e gli oltre 720 feriti. Questo il bilancio, secondo il Ministero della salute, delle settimane di scontri di piazza che hanno sconvolto il Paese ex sovietico. E all’esortazione del ministro degli Esteri russo Lavrov risponde in prima persona il presidente della Commissione europea, Barroso: “Lancio un appello – ha detto parlando al parlamento di Strasburgo – a tutti i nostri partner internazionali, in particolare alla Russia, a lavorare assieme in modo costruttivo, per garantire un'Ucraina unita, che possa essere un fattore di stabilità nel continente europeo.

Intanto, dopo la fuga del presidente Yanukovich, la formazione di un nuovo governo ad interim è stato posticipata a dopodomani. Lo ha annunciato il presidente incaricato, Turchynov, parlando davanti ai membri del parlamento, che inoltre ha lanciato un serio allarme separatismo per le regioni russofone nella parte ovest del Paese, da sempre vicine a Mosca e contrarie alla deposizione di Yanukovich. E si discute anche sull’ipotesi di elezioni anticipate, il 25 maggio prossimo. Secondo la Russia, un’ipotesi del genere viola l’accordo raggiunto la settimana scorsa tra Yanukovich e opposizione.


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