Amnesty denuncia il vergognoso comportamento dell'Unione europea nei confronti dei rifugiati siriani
Amnesty International - I leader europei dovrebbero abbassare la testa per la vergogna a causa del numero, tristemente basso, di rifugiati dalla Siria che intendono reinsediare. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International in un documento intitolato "Un fallimento internazionale: la crisi dei rifugiati siriani", nel quale evidenzia come gli stati membri dell'Unione europea (Ue) abbiano dato disponibilità ad accogliere 12.000 dei rifugiati siriani più vulnerabili: lo 0,5 per cento dei 2.300.000 siriani che hanno lasciato il paese.
"L'Ue ha miseramente mancato di fare la sua parte per fornire un riparo sicuro ai rifugiati che non hanno più niente se non la loro vita. Il numero dei reinsediamenti previsti è davvero deplorevole. I leader europei dovrebbero abbassare la testa per la vergogna" - ha dichiarato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International.
La più vicina capitale dell'Ue, Nicosia, si trova a sole 200 miglia da Damasco. Eppure, complessivamente, gli stati membri dell'Ue si sono impegnati a reinsediare solo una piccola parte dei rifugiati siriani più vulnerabili.
Il documento di Amnesty International fornisce le cifre in dettaglio:
Con l'arrivo dell'inverno, la situazione degli oltre due milioni di persone che dalla Siria hanno trovato rifugio nei paesi confinanti si sta rapidamente deteriorando.
Di fronte a soli 12.000 posti offerti dagli stati membri dell'Ue per il reinsediamento o l'ammissione umanitaria, altri rifugiati siriani cercano di farcela da soli. Decine di migliaia di loro hanno raggiunto l'Europa per chiedere asilo dopo aver rischiato l'incolumità e la vita in viaggi pericolosi, via terra o via mare.
Le ricerche di Amnesty International testimoniano come essi cerchino di passare attraverso le barricate della fortezza europea. Molti vengono respinti in modo violento dalla polizia o dalla guardia di frontiera o sono trattenuti per settimane in centri di detenzione, in condizioni deplorevoli.
Amnesty International - I leader europei dovrebbero abbassare la testa per la vergogna a causa del numero, tristemente basso, di rifugiati dalla Siria che intendono reinsediare. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International in un documento intitolato "Un fallimento internazionale: la crisi dei rifugiati siriani", nel quale evidenzia come gli stati membri dell'Unione europea (Ue) abbiano dato disponibilità ad accogliere 12.000 dei rifugiati siriani più vulnerabili: lo 0,5 per cento dei 2.300.000 siriani che hanno lasciato il paese.
"L'Ue ha miseramente mancato di fare la sua parte per fornire un riparo sicuro ai rifugiati che non hanno più niente se non la loro vita. Il numero dei reinsediamenti previsti è davvero deplorevole. I leader europei dovrebbero abbassare la testa per la vergogna" - ha dichiarato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International.
La più vicina capitale dell'Ue, Nicosia, si trova a sole 200 miglia da Damasco. Eppure, complessivamente, gli stati membri dell'Ue si sono impegnati a reinsediare solo una piccola parte dei rifugiati siriani più vulnerabili.
Il documento di Amnesty International fornisce le cifre in dettaglio:
- solo 10 stati membri dell'Ue hanno offerto reinsediamento o ammissione umanitaria ai rifugiati provenienti dalla Siria;
- la Germania è lo stato membro largamente più generoso, essendosi impegnato a prendere 10.000 rifugiati, l'80 per cento del totale stabilito dall'Ue;
- gli altri 27 stati membri dell'Ue si sono impegnati a prendere soltanto 2340 rifugiati;
- la Francia ha offerto disponibilità per 500 persone, lo 0,02 per cento del totale delle persone fuggite dalla Siria;
- la Spagna ha accettato di prendere 30 persone, ossia lo 0,001 per cento del totale;
- 18 stati membri, tra cui Italia e Regno Unito, non hanno dato disponibilità.
Con l'arrivo dell'inverno, la situazione degli oltre due milioni di persone che dalla Siria hanno trovato rifugio nei paesi confinanti si sta rapidamente deteriorando.
Di fronte a soli 12.000 posti offerti dagli stati membri dell'Ue per il reinsediamento o l'ammissione umanitaria, altri rifugiati siriani cercano di farcela da soli. Decine di migliaia di loro hanno raggiunto l'Europa per chiedere asilo dopo aver rischiato l'incolumità e la vita in viaggi pericolosi, via terra o via mare.
Le ricerche di Amnesty International testimoniano come essi cerchino di passare attraverso le barricate della fortezza europea. Molti vengono respinti in modo violento dalla polizia o dalla guardia di frontiera o sono trattenuti per settimane in centri di detenzione, in condizioni deplorevoli.
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