Il nuovo Papa ha origini piemontesi. Il suo bisnonno era di Bricco Marmorito di Portacomaro, in provincia di Asti, e in queste zone risiedono ancora alcuni suoi parenti che l’allora cardinale Bergoglio ha spesso visitato.
Radio Vaticana - Alcuni giorni fa il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo gli ha scritto una lettera per invitarlo nella città piemontese. Benedetta Capelli lo ha intervistato: ascolta
R. - La famiglia ha origini astigiane e allora quando abbiamo saputo che sarebbe venuto in Conclave, siccome sappiamo che in passato quando è venuto in Italia è passato a salutare anche i parenti, abbiamo ritenuto di fare una cosa utile invitandolo qui. Noi auspicavamo che l’allora cardinale, quando lo abbiamo inviato, potesse - prima o dopo il Conclave - passare ad Asti, immagino che adesso sarà un po’ più complicato. Però noi lo aspettiamo sempre e diciamo che in ogni caso adesso saremo noi astigiani a andare a Roma a fare, in qualche modo, omaggio e a festeggiare questa elezione.
D. - Qual è la storia della famiglia Bergoglio?
R. - Sono persone che sono molto apprezzate e amate qui ad Asti, perché sono persone assolutamente semplici e alla buona. Io non ho mai avuto modo di incontrare il cardinale, ma ho avuto notizie da chi ho avuto modo di incontrarlo, che è una persona che pur rivestendo una carica importantissima come quella che rivestiva, quando ha incontrato la delegazione di astigiani e di italiani ha avuto un atteggiamento di grande affabilità. E’ estremamente umile, nonostante rivestisse - ovviamente ancora più ora - un ruolo di grandissima responsabilità. Quindi direi che il dato saliente e che è un po’ il filo conduttore della famiglia è veramente questo atteggiamento di grande semplicità e di grande rapporto umano con le persone, nonostante appunto l’incarico così importante.
D. - Qual è il pensiero del sindaco di Asti che, immagino, sia orgoglioso di queste origini del Papa?
R. - Assolutamente orgoglioso. Una grande responsabilità, ma siamo sicuri che sarà una guida riconosciuta, forte e sincera. E questa credo che sia la cosa importante.
E’ dunque molto forte il legame tra Papa Francesco ed il Piemonte. Più volte delegazioni di italiani sono state ricevute dall’allora arcivescovo di Buenos Aires che si è sempre mostrato aperto e cordiale verso di loro. Lo sottolinea al microfono di Benedetta Capelli, Mariangela Cotto consigliera comunale di Asti: ascolta
R. – Ho un ricordo ricco di emozioni, perché siamo andati come regione Piemonte in Argentina, quando c’era la crisi proprio per controllare e aiutare le comunità di piemontesi che sono molto numerose nel Paese. Abbiamo organizzato un incontro con tutti i piemontesi in Argentina e a Buenos Aires, con una Messa concelebrata dal cardinale Bergoglio e dal cardinale Poletto, che era lì in visita alle sue missioni. Io avevo portato una bottiglia di Grignolino prodotta proprio nella vigna che era di suoi papà, di suo nonno e della sua famiglia e che mi aveva regalato suo cugino Armando Bergoglio. Lui si è emozionato, perché quando siamo arrivati, prima della Messa, il cardinale Poletto mi dice: “Lo sa che è di origine astigiana?”. Allora dalla mia borsa ho tirato fuori la bottiglia, con un’etichetta proprio dedicata a lui: ha gradito molto quel pensiero, che gli faceva ricordare le sue origini.
D. - Che impressione le ha fatto oggi…
R. - Eccezionale, perché oggi mi sono veramente commossa. Esattamente dieci giorni fa il sindaco di Asti lo aveva invitato a passare per la città, finito il Conclave. Adesso saremo noi a scendere a Roma e ad andarlo a trovare, quando lo si potrà fare. E’ stata un’emozione…. Io ricordo quello che dicevano gli abitanti di Buenos Aires del loro cardinale, persona di cultura, molto semplice che viaggiava sui mezzi di linea. Questo mi aveva colpito.
Radio Vaticana - Alcuni giorni fa il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo gli ha scritto una lettera per invitarlo nella città piemontese. Benedetta Capelli lo ha intervistato: ascoltaR. - La famiglia ha origini astigiane e allora quando abbiamo saputo che sarebbe venuto in Conclave, siccome sappiamo che in passato quando è venuto in Italia è passato a salutare anche i parenti, abbiamo ritenuto di fare una cosa utile invitandolo qui. Noi auspicavamo che l’allora cardinale, quando lo abbiamo inviato, potesse - prima o dopo il Conclave - passare ad Asti, immagino che adesso sarà un po’ più complicato. Però noi lo aspettiamo sempre e diciamo che in ogni caso adesso saremo noi astigiani a andare a Roma a fare, in qualche modo, omaggio e a festeggiare questa elezione.
D. - Qual è la storia della famiglia Bergoglio?
R. - Sono persone che sono molto apprezzate e amate qui ad Asti, perché sono persone assolutamente semplici e alla buona. Io non ho mai avuto modo di incontrare il cardinale, ma ho avuto notizie da chi ho avuto modo di incontrarlo, che è una persona che pur rivestendo una carica importantissima come quella che rivestiva, quando ha incontrato la delegazione di astigiani e di italiani ha avuto un atteggiamento di grande affabilità. E’ estremamente umile, nonostante rivestisse - ovviamente ancora più ora - un ruolo di grandissima responsabilità. Quindi direi che il dato saliente e che è un po’ il filo conduttore della famiglia è veramente questo atteggiamento di grande semplicità e di grande rapporto umano con le persone, nonostante appunto l’incarico così importante.
D. - Qual è il pensiero del sindaco di Asti che, immagino, sia orgoglioso di queste origini del Papa?
R. - Assolutamente orgoglioso. Una grande responsabilità, ma siamo sicuri che sarà una guida riconosciuta, forte e sincera. E questa credo che sia la cosa importante.
E’ dunque molto forte il legame tra Papa Francesco ed il Piemonte. Più volte delegazioni di italiani sono state ricevute dall’allora arcivescovo di Buenos Aires che si è sempre mostrato aperto e cordiale verso di loro. Lo sottolinea al microfono di Benedetta Capelli, Mariangela Cotto consigliera comunale di Asti: ascolta
R. – Ho un ricordo ricco di emozioni, perché siamo andati come regione Piemonte in Argentina, quando c’era la crisi proprio per controllare e aiutare le comunità di piemontesi che sono molto numerose nel Paese. Abbiamo organizzato un incontro con tutti i piemontesi in Argentina e a Buenos Aires, con una Messa concelebrata dal cardinale Bergoglio e dal cardinale Poletto, che era lì in visita alle sue missioni. Io avevo portato una bottiglia di Grignolino prodotta proprio nella vigna che era di suoi papà, di suo nonno e della sua famiglia e che mi aveva regalato suo cugino Armando Bergoglio. Lui si è emozionato, perché quando siamo arrivati, prima della Messa, il cardinale Poletto mi dice: “Lo sa che è di origine astigiana?”. Allora dalla mia borsa ho tirato fuori la bottiglia, con un’etichetta proprio dedicata a lui: ha gradito molto quel pensiero, che gli faceva ricordare le sue origini.
D. - Che impressione le ha fatto oggi…
R. - Eccezionale, perché oggi mi sono veramente commossa. Esattamente dieci giorni fa il sindaco di Asti lo aveva invitato a passare per la città, finito il Conclave. Adesso saremo noi a scendere a Roma e ad andarlo a trovare, quando lo si potrà fare. E’ stata un’emozione…. Io ricordo quello che dicevano gli abitanti di Buenos Aires del loro cardinale, persona di cultura, molto semplice che viaggiava sui mezzi di linea. Questo mi aveva colpito.
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