venerdì, marzo 22, 2013
Crolla la stima del Pil: -1,7% nel 2013 

Il Misery index Cofcommercio (MiC), il nuovo indicatore che misura il disagio sociale in Italia, evidenzia persistenti e cospicui peggioramenti che riducono il benessere dei cittadini. Il MiC, secondo quando emerge dal rapporto presentato oggi al Forum di Cernobbio da Confcommercio, ha raggiunto il massimo alla fine dello scorso anno, in sintonia con la crescita della disoccupazione. L'indice, correlato alla povertà assoluta, è raddoppiato tra l'inizio del 2007 e l'inizio di quest'anno. Volendo azzardare una previsione della sua evoluzione "siamo portati a valutare - secondo le stime di Confcommercio - in oltre 4 milioni le persone assolutamente povere nella media del 2013, rispetto al dato certificato dall'Istat di 3,5 milioni per il 2011". Tenuto conto che le persone assolutamente povere erano meno di 2,3 milioni nel 2006, "dobbiamo riconoscere - secondo l'analisi - che l'Italia in cinque anni ha prodotto circa 615 nuovi poveri al giorno, per un totale di 1,12 milioni di poveri assoluti.

Nel 2013 il Prodotto Interno Lordo italiano subirà una flessione dell'1,7%. Queste le previsioni dell'ufficio studi di Confcommercio, che cinque mesi fa stimava una contrazione del Pil dello 0,8%. Nel 2014 il Pil dovrebbe registrare un incremento dell'1%.

Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi di Confcommercio, in occasione della prima giornata del Forum di Cernobbio, spiega che "rispetto al 2007, picco pre-crisi, la riduzione di prodotto pro capite reale sarebbe, alla fine di quest'anno, pari al 10,7%".

L'anno prossimo, continua, "in assenza di una (improbabile) riforma della nostra organizzazione dello stato, del fisco e dell'economia in generale, il prodotto lordo tornerebbe a crescere soltanto poco più di un punto percentuale, una quantita' insufficiente a fare recuperare al paese quanto perduto nel 2013".

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