Prosegue l’avanza delle truppe francesi nel Nord del Mali. Ieri è stata conquistata la città di Tessalit, considerata l’ultima roccaforte dei ribelli integralisti. Intanto, sale il timore di nuovi attentati dopo il secondo attacco suicida in due giorni. Il servizio di Marco Guerra: ascolta
Radio Vaticana - Dopo un blitz delle forze speciali paracadutatesi durante la scorsa notte, nella giornata di sabato, le truppe francesi appoggiate dai militari del Ciad sono entrate nella città di Tessalit, importante punto strategico nel Nord a 90 chilometri dal confine con l’Algeria. Adesso l’obiettivo è quello di stanare gli insorti nella zona montuosa circostante, dove si nasconderebbero insieme agli ostaggi ancora nelle loro mani. Schiacciati dalla preponderante forza militare francese, ora c’è il rischio che i miliziani tuareg e di al-Qaeda possano passare ad altre forme di guerriglia. Nella notte, infatti, a Gao c'è stato il secondo attentato suicida nell’arco di due giorni. L'esplosione, comunque, non avrebbe causato morti o feriti tra i soldati maliani, che sarebbero stati gli obiettivi dell'attacco. Preoccupa anche lo scontro a fuoco avvenuto nella capitale Bamako tra reparti dell’esercito e paramilitari governativi, che ha provocato due vittime e 13 feriti. Episodi che fanno dubitare dell’effettiva capacità dei maliani di controllare il proprio territorio. Infine, sul fronte diplomatico, si segnala che ieri i 27 capi di Stato dell’Ue hanno espresso il loro sostegno al piano di azione maliano per la transizione democratica e l’apertura di un dialogo nazionale.
Radio Vaticana - Dopo un blitz delle forze speciali paracadutatesi durante la scorsa notte, nella giornata di sabato, le truppe francesi appoggiate dai militari del Ciad sono entrate nella città di Tessalit, importante punto strategico nel Nord a 90 chilometri dal confine con l’Algeria. Adesso l’obiettivo è quello di stanare gli insorti nella zona montuosa circostante, dove si nasconderebbero insieme agli ostaggi ancora nelle loro mani. Schiacciati dalla preponderante forza militare francese, ora c’è il rischio che i miliziani tuareg e di al-Qaeda possano passare ad altre forme di guerriglia. Nella notte, infatti, a Gao c'è stato il secondo attentato suicida nell’arco di due giorni. L'esplosione, comunque, non avrebbe causato morti o feriti tra i soldati maliani, che sarebbero stati gli obiettivi dell'attacco. Preoccupa anche lo scontro a fuoco avvenuto nella capitale Bamako tra reparti dell’esercito e paramilitari governativi, che ha provocato due vittime e 13 feriti. Episodi che fanno dubitare dell’effettiva capacità dei maliani di controllare il proprio territorio. Infine, sul fronte diplomatico, si segnala che ieri i 27 capi di Stato dell’Ue hanno espresso il loro sostegno al piano di azione maliano per la transizione democratica e l’apertura di un dialogo nazionale.
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