E’ nuovamente riunito oggi per “trovare soluzioni alla crisi politica” il Consiglio dei saggi, un’istanza consultativa di 16 personalità sotto la presidenza del capo del governo provvisorio Hamadi Jebali: a darne notizia è l’agenzia di stampa ufficiale ‘Tap’. 

Misna - Ieri, al termine del primo incontro tenutosi a Cartagine, i membri del consiglio hanno espresso sostegno alla proposta del primo ministro, quella di formare in modo consensuale un governo di “competenza nazionale” piuttosto che sulla base degli equilibri tra le varie forze politiche. Poche ore prima anche il presidente dell’Assemblea costituente Mustapha Ben Jafaar, segretario generale di Ettakatol, membro della coalizione al potere, ha assicurato a Jebali il “sostegno incondizionato del mio partito”.

A scendere in campo, come già auspicato da giorni dalle principali forze politiche, sarà anche l’Assemblea nazionale costituente che ha convocato per domani una sessione plenaria straordinaria dedicata all’esame della situazione generale. Da diversi giorni i 58 parlamentari dell’opposizione tunisina hanno sospeso la propria partecipazione ai lavori della Costituente, sollecitando una plenaria sulla crisi politica in cui versa il paese. I leader di opposizione chiedono in particolare che nella sessione plenaria vengano discussi i termini della crisi stabilendo nello stesso un tempo un calendario politico per il mese prossimo.

Nel paese del Nord Africa, teatro due anni fa di una rivolta popolare che ha portato alla destituzione del longevo regime di Ben Ali, la crisi politica è emersa in tutta la sua forza dopo l’uccisione del leader di opposizione Chokri Belaid, deceduto mercoledì scorso in circostanze ancora da chiarire. Essa ha però le sue radici nel permanente stato di crisi dell’economia nazionale che ha riacceso le piazze a più riprese negli ultimi mesi.