sabato, gennaio 12, 2013
In Italia sempre in primo piano la campagna elettorale in vista del voto del 24 e 25 febbraio. Al Viminale aperti gli uffici per il deposito di simboli e alleanze. E ci sono polemiche sulla presenza di liste civetta con cloni di Monti, Grillo e Ingroia. Intanto tra i candidati premier è ancora scontro a distanza

Radio Vaticana - Il giorno dopo la partecipazione al programma televisivo di Santoro, puntata che ha registrato un boom di ascolti, Berlusconi si dice convinto che il Pdl abbia iniziato la rimonta. E torna all’attacco di Monti: non lo vedo come prossimo capo dello Stato, afferma Berlusconi, che insiste sul concetto di voto utile: se ci fosse un pareggio al Senato, sostiene, dovrebbe essere trovato un accordo tra le forze politiche più importanti. Messaggio diretto al Pd.

Ma intanto con Bersani è ancora scontro sull’Imu. Il leader del Pdl ribadisce: intendo abrogarla sulla prima casa. Il candidato premier del centrosinistra replica: l’Imu è stata messa da Berlusconi, perché è stata una pezza necessaria per riparare i guai provocati dal suo governo. Ma come Berlusconi, anche Bersani considera ora poco probabile l’approdo al Quirinale di Monti, al quale il segretario del Pd continua a chiedere chiarezza sulla sua collocazione politica. L’alleato Vendola lancia intanto la sua campagna elettorale e dice: Monti se vuole può appoggiare un eventuale governo a guida Bersani, ma non farne parte. Attacco a tutto campo invece da parte di Beppe Grillo, candidato premier del Movimento 5 stelle, che apre invece a Ingroia, leader di Rivoluzione Civile.

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