sabato, dicembre 08, 2012
Il sito offre una vasta gamma di spazi per la preghiera, compreso un richiamo evangelico ad entrare nella propria camera, chiudere la porta e pregare il Padre nel segreto

di Carlo Mafera

In concomitanza con il tempo liturgico dell’Avvento, il sito web della Congregazione salesiana (www.sdb.org) ha inaugurato una sezione dedicata alla preghiera, aperta a tutti gli utenti. ‘e-devozione’ è uno spazio di conoscenza, approfondimento e coinvolgimento spirituale che s’inserisce “nell’attuale tensione per la nuova evangelizzazione e ricorda l’importanza di coltivare nuove opportunità per il contatto rigenerante con Gesù, in particolare nelle nuove circostanze culturali, come il continente digitale”. A breve sarà disponibile anche come applicazione, al di fuori degli store ufficiali delle varie piattaforme, con accesso diretto. Il sito offre una vasta gamma di spazi per la preghiera, compreso un richiamo evangelico ad entrare nella propria camera, chiudere la porta e pregare il Padre nel segreto. Ogni utente può scegliere se farlo usando solo i testi delle preghiere o sfruttando anche video e immagini evocative e d’atmosfera. Nel sito, inoltre, è anche possibile scrivere e salvare le proprie preghiere e intenzioni, rendendole accessibili solo per se stessi - così da poterle ritrovare ai successivi ingressi sul sito - o condividerle con tutti gli utenti. Attualmente è disponibile in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese), ma c’è l’intenzione di offrire a breve anche la versione polacca.

La congregazione salesiana è sempre stata all’avanguardia circa l’uso delle nuove tecnologie, realizzando quanto disposto dalla Chiesa nei suoi ultimi documenti pontifici, in particolare quello edito dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali “La Chiesa e Internet”. Il passaggio cruciale di questo documento, soprattutto per i Salesiani che sono evidentemente molto sensibili all’emergenza educativa, è il seguente: “Ai giovani in particolare bisogna insegnare «non solo a essere buoni cristiani quando sono lettori, ascoltatori o spettatori, ma anche a utilizzare attivamente tutte le possibilità che offrono gli strumenti di comunicazione... Così i giovani diventeranno a pieno titolo cittadini dell'era delle comunicazioni sociali, che sembra aver preso inizio nel nostro tempo, nel quale i mezzi di comunicazione sociale sono considerati piuttosto come parte di una cultura tuttora in evoluzione le cui piene implicazioni ancora non si avvertono con precisione». Trasmettere nozioni relative a Internet e alla nuova tecnologia significa molto più che applicare tecniche di insegnamento: i giovani devono imparare come vivere bene nel mondo del cyberspazio, giudicando quanto vi trovano secondo sani criteri morali e utilizzando la nuova tecnologia per il proprio sviluppo integrale e per il bene degli altri.

Naturalmente il documento “La Chiesa e Internet” mette in guardia contro l’uso impersonale e distorto delle nuove tecnologie: “Sebbene la realtà virtuale del cyberspazio non possa sostituire una comunità interpersonale autentica o la realtà dei Sacramenti e della Liturgia o l'annuncio diretto e immediato del Vangelo, può completarli, spingere le persone a vivere più pienamente la fede e arricchire la vita religiosa dei fruitori. Essa è per la Chiesa anche uno strumento per comunicare con gruppi particolari come giovani e giovani adulti, anziani e persone costrette a casa, persone che vivono in aree remote, membri di altri organismi religiosi, che altrimenti non sarebbe possibile raggiungere”. La speranza è quindi che “e-devozione” dei Salesiani realizzi pienamente quanto viene auspicato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

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