giovedì, dicembre 20, 2012
I segreti della torre energetica ambientale multifunzionale dell'Università degli studi di Perugia

GreenReport - La Torre Energetica Ambientale Multifunzionale (SMART TEAM), progettata dal professor Franco Cotana e dall'ingegner Alessandro Petrozzi, rispettivamente direttore e componente del Centro di Ricerca sulle Biomasse dell'Università degli Studi di Perugia, intende concentrare, per la prima volta, le diverse fonti energetiche in un'unica struttura. Le città del futuro, gli ambiti industriali, produttivi e rurali, attraverso un unico sistema, potranno così essere dotate di torri in grado di alimentare le utenze energetiche limitrofe da un punto di vista elettrico e termico, sia in estate che i inverno, oltre a fornire agli operatori dei comprensori servizi ambientali e informativi.

Questo perché le ‘nuove' città, le Smart Cities, che si fonderanno su Smart Grid saranno organizzate in reti intelligenti integrate, di tipo elettrico, termico e del gas metano, che si fondano sull'efficienza energetica, l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Grid basate sulla minimizzazione del consumo primario da fonte fossile e impiego delle fonti rinnovabili.

In questo ambito si inserisce la TEAM, organismo edilizio che, per la prima volta, integra e ottimizza la produzione da diverse fonti energetiche rinnovabili, consentendo di risolverne le criticità quali: occupazione del suolo e consumo del territorio; bassa densità energetica per unità abitativa; accettabilità sociale; generazione distribuita; non programmabilità di alcune fonti rinnovabili (fotovoltaico ed eolico).

«Un sistema integrato intelligente, in grado di far incontrare demand/response di energia, programmando accumulo, produzione ed erogazione energetica, in funzione delle condizioni climatologiche e del fabbisogno delle utilities - sottolineano Cotana e Petrozzi -. Un sistema flessibile ed efficiente, replicabile in differenti contesti produttivi, commerciali e residenziali, per ogni tipologia di utenza finale. D'altro canto la realizzazione e gestione di reti energetiche intelligenti costituisce una strategia low carbon finalizzata al conseguimento degli obiettivi comunitari fissati dal comunitario Policy Package on Climate Change and Renewables al 2020».

La potenza installata su una torre è pari a 500 chilowatt, ripartita fra fotovoltaico, minieolico ad asse verticale, supportati da tecnologie di immagazzinamento quale un serbatoio di accumulo idrico gravitazionale che aziona una turbina e elettrica e batterie agli ioni di litio. Tali dispositivi consentono il prolungamento del rilascio di energia elettrica, coprendo così i fabbisogni durante le ore di assenza di produzione fotovoltaica ed eolica. La restante produzione elettrica, per una potenza di 300 kW, avviene attraverso la combustione del biogas.


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