Notizie di scontri, bombardamenti aerei e violenze hanno ancora una volta segnato il quotidiano bollettino di guerra della crisi siriana.

Misna - Secondo notizie riferite dalla stampa turca, un caccia bombardiere dell’aviazione siriana ha bombardato oggi la località di Atme, al confine con la Turchia, nel nord-ovest della Siria: il raid non avrebbe causato vittime ma spinto un numero imprecisato di sfollati a superare le barriere che segnano il confine con la Turchia. Fonti vicine all’opposizione hanno poi denunciato l’uccisione di una decina di bambini nel villaggio di Al Safir, nei dintorni di Damasco. I bambini sarebbero stati uccisi in seguito all’esplosione di cluster bombs lanciate da aerei siriani. A diffondere la notizia è stata l’agenzia di stampa Reuters, non ci sono altre fonti in grado di confermare.

Il clima generalizzato di insicurezza e violenze in cui la Siria è piombata traspare ormai chiaramente anche dal sito internet di Sana, l’agenzia di stampa ufficiale. Nel notiziario di oggi, Sana riferisce di operazioni dell’esercito contro “gruppi terroristici” attivi nella periferia di Damasco; la stessa fonte riferisce anche di operazioni militari in corso nella provincia di Idlib, nel nord del paese, e di scontri a Deir Ezzor, nell’est, dove nei giorni scorsi l’opposizione aveva sostenuto di aver esteso l’area sotto suo controllo.

La recente operazione militare israeliana contro la Striscia di Gaza, terminata la scorsa settimana con una tregua, i focolai di tensione accesisi in Libano, Giordania e ancora più di recente in Egitto, hanno di fatto passato in secondo piano gli sviluppi del conflitto in Siria. Già in atto dal marzo del 2011, la crisi siriana ha causato la fuga oltreconfine di quasi mezzo milione di persone e un numero imprecisato di sfollati che alcuni stimano in almeno due milioni. Ancora più incerto e difficile da verificare sono il bilancio delle vittime e l’entità delle distruzioni.