venerdì, maggio 29, 2015
L’incidente a Roma provocato da tre nomadi, che ha visto la morte di una donna e il ferimento di otto persone, sta alimentando polemiche.  

Radio Vaticana - Arrestata una ragazza rom di 17 anni che era a bordo dell'auto, altri due giov ani sono stati identificati. Il ministro dell'Interno Alfano afferma che il problema è chi "guida in determinate condizioni, non il Paese di origine". Ma destra e Lega annunciano sit-in contro la comunità rom.
Roma non vuole essere trascinata in basse strumentalizzazioni elettorali, ha dichiarato il sindaco, Marino, invitando la città ad evitare trappole: occorre vicinanza alle vittime, ha det
to, severità per i colpevoli rifuggendo da odi e paure che qualcuno tenta di suscitare. Si tratta di un episodio grave ma che non deve portare a pregiudizi e a valutazioni strumentali, sottolinea ai microfoni di Federica Bertolucci, anche mons. Matteo Maria Zuppi, vescovo ausiliare di Roma:

R. – Una tragedia che richiede una grande fermezza ma anche la necessità di evitare le generalizzazioni. Purtroppo, siamo abituati in questi casi a generalizzare e a colpevolizzare. Credo che sarebbe ingiustificato e sbagliato accusare tutti i rom.

D. – Ciò che è successo è frutto di una scarsa integrazione?

R. – Non lo so, è difficile dirlo, perché gli incidenti di gente che scappa, dopo avere investito qualcuno, coinvolge tutti quanti. Lo abbiamo visto e si vede, purtroppo, nelle cronache. Certamente dobbiamo fare di più per l’integrazione e dobbiamo permettere condizioni di vita più umane. C’è anche un’assoluta mancanza di educazione civica.

D. – Serve un cammino per fare uscire a volte i rom da situazioni illegali?

R. – Serve qualcosa di serio, invece di populismi che non fanno altro che far credere di risolvere il problema. Per questo sono sbagliati. E’ evidente il fallimento di 30 anni di tutte le amministrazioni, ovunque.

D. – Quanto influenzano il clima già teso, le dichiarazioni estremiste contro i rom da parte di alcuni esponenti politici?

R. – Per me danneggiano molto. Primo, insisto, perché fanno credere di risolvere il problema e non è quella la soluzione. La soluzione di radere al suolo i campi rom è una soluzione che non esiste. Purtroppo, c’è un’incitazione che può aumentare gli odi, le violenze. Il nostro Paese ha bisogno di tutto, tranne che di questo.


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