lunedì, novembre 12, 2012
Lo stato dell’arte alle Giornate di Bertinoro

Volontariatoggi - “Liberare il lavoro. L’occupazione di giovani e donne nell’economia sociale” è il tema su cui hanno discusso rappresentanti di istituzioni, studiosi dell’economia civile e soggetti del Terzo settore durante la sessione conclusiva della XII edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile di AICCON, l’appuntamento annuale che mette a confronto i maggiori esponenti del mondo accademico e dei rappresentanti più autorevoli dell’economia civile in Italia. Al confronto, introdotto da Giuseppe Frangi (Direttore di Vita), hanno partecipato Claudio Gagliardi (Segretario Generale Unioncamere), Carlo Borzaga (Presidente Euricse), Giuliano Poletti (Presidente Legacoop – Alleanza Cooperative Italiane), Linda Laura Sabbadini(ISTAT – Direttore Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali), Chiara Saraceno (Sociologa Fellow Collegio Carlo Alberto di Torino). Claudio Gagliardi (Unioncamere) ha presentato i dati di Unioncamere relativi alla struttura professionale delle assunzioni delle imprese sociali. “A fianco di una preponderanza nell’assunzione di giovani (63% nel 2012) e donne (28,7%) nelle imprese sociali, decisamente superiore rispetto al dato relativo all’economia in generale, si riscontra anche una forte incidenza di lavoro immigrato nelle imprese sociali, superiore al 20% delle assunzioni, che permette di riconoscere le imprese sociali come potente veicolo di integrazione.

Inoltre, si rileva un forte interesse delle imprese sociali nella qualificazione delle professionalità inserite in azienda, prevedendo da un lato un dato doppio di laureati assunti rispetto al dato nazionale (27,7% rispetto al 14% a livello nazionale e 9 punti percentuali in più rispetto al dato 2011), con una maggiore incidenza di questa tipologia di qualifica nei settori dell’istruzione, della sanità, ma anche in ICT, cultura, sport, attività collegate al benessere e ricreative e dall’altro la formazione in entrata per l’80% delle figure professionali. Altro elemento rilevante è la crescita costante dal 2006 al 2012, e consolidata quest’anno per alcune categorie professionali, di professioni high skill, che va dal 26,8% nel 2006 fino al 35 e 34,3% negli ultimi due anni. Si assumono con molta più frequenza figure legate alla programmazione, organizzazione e gestione aziendale, nonché alla funzione commerciale delle imprese social, contro la tendenza ad un investimento sulla produzione degli anni passati. Ciò rileva la necessità di figure che sappiano scovare nuove opportunità e rappresentare al meglio i servizi che l’impresa sociale può offrire.”

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