Dopo la presentazione dell'iPad mini, avvenuta due giorni fa, il titolo in borsa della casa di Cupertino ha sperimentato un calo di 18 punti. E' un preannuncio del flop del nuovo prodotto?

di Angelica Lo Duca

Martedì scorso è stato presentato il nuovo tablet della famiglia Apple: si tratta dell'iPad mini, fratello minore del ben rinomato iPad. Con un display di poco inferiore a quello dell'iPad classico, l'iPad mini ne sembra essere una versione ridotta, senza alcuna novità in ambito tecnologico. Sottile come una matita e leggero come un block notes, il nuovo tablet della famiglia Apple sembra essere il diretto concorrente del Kindle Fire HD, targato Amazon, e del Nexus 7, targato Google-Asus. Tuttavia, il suo prezzo è poco competitivo rispetto ai modelli della concorrenza: 329 euro per il modello base, contro i 199 euro del Kindle Fire HD e i 249 euro del Nexus 7.

L'iPad mini fa leva sul successo smisurato del suo fratello maggiore. Basti pensare che in due anni l'iPad ha venduto 10 milioni di esemplari e rappresenta il 91% del traffico Internet generato da tablet. Tim Cook, amministratore delegato Apple, si è chiesto il perché di tutto questo successo: forse semplicemente perché la gente ama l'iPad, ama il modo con cui può fare una foto o il contatto delle dita con lo schermo multitouch.

Ma nonostante il successo smisurato dell'iPad classico, l'iPad mini sembra non avere la stessa sorte. E che non si sia trattato di una scelta vincente, almeno per ora, lo dimostra l'andamento in borsa del titolo Apple: in tre giorni ha perso ben 18 punti. A conferma di ciò anche il fatto che l'iPad mini fu fortemente osteggiato da Steve Jobs, che era un perfezionista e pensava soprattutto all'utilità del prodotto, prima che al marketing…