giovedì, ottobre 25, 2012
La prima giornata del Festival della Famiglia, organizzato a Riva del Garda dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Provincia autonoma di Trento, è stata dedicata all’analisi degli strumenti più adatti per aiutare la crescita dei nuclei familiari

Riva del Garda – “Se cresce la famiglia, cresce la società. Ma il problema, in Italia, è che la famiglia non può crescere perché il nostro sistema sociale nel suo complesso la penalizza. E quindi non può crescere la società”. Con un commento proprio al sottotitolo del Festival della famiglia, che si svolge nella sua prima edizione a Riva del Garda dal 25 al 27 ottobre, Pierpaolo Donati – docente di sociologia dei processi culturali a comunicativi all’Università di bologna – apre il primo dei convegni del festival, dedicato a “Politiche per la famiglia e crisi economica”. Secondo l’esperto, che ha diretto l’osservatorio nazionale sulla famiglia, la crisi economica attuale è solo una piccola parte del problema nascosto dietro l’impoverimento delle famiglie italiane, sono invece profondamente negativi tutti quei meccanismi che penalizzano la nascita di un vero welfare sul modello di quello tedesco. “La Germania ha capito bene che questi interventi economici sono investimenti e non costi, perché investire sulle forme di welfare che facilitano lo sviluppo di un modello forte di famiglia aumenta il capitale sociale e rende la famiglia un prerequisito dello sviluppo sostenibile”.

Ribadisce la necessità di investire sul capitale sociale, proprio nei periodi di crisi, l’economista Luigino Bruni, che vede i “sistemi locali di scambio”, ovvero i gruppi che si costituiscono intorno ad azioni come i Gruppi di acquisto solidale e la Banca del tempo, forme solidali che aumentano il potenziale relazionale della società, potenziale valorizzato dalla famiglia. Secondo Bruni si tratta di “imparare di nuovo a stare insieme e vivere i territori, dando priorità ai rapporti con l’ambiente e con gli altri, che altro non è che una nuova forma di etica: il modo di abitare insieme contemporaneo”.

Tra le idee più innovative per accrescere il benessere dei nuclei familiari, il sistema dei “Distretti famiglia” ideati dalla Provincia autonoma di Trento ed espressamente richiamati dal ministro della Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, nel suo intervento inaugurale.

I distretti, ai quali è stato dedicato a Riva del Garda un convegno ad hoc, prevedono il coinvolgimento di tutte le organizzazioni pubbliche e private che agiscono in un determinato territorio, come i Comuni e gli operatori economici, e che devono adeguarsi alle esigenze della famiglia.

“L’idea dei distretti – spiega Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia provinciale trentina per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili – è nata tre anni fa con il Libro Bianco sulle politiche familiari. Il distretto opera sul territorio secondo un modello reticolare, stimolando attori molto diversi (istituzioni, imprese, organizzazioni non profit) a riorientare i propri prodotti o servizi sul benessere delle famiglie residenti e ospiti”.

E in questo modo, molte iniziative sul territorio diventano family friendly: dalla mobilità collettiva (con tariffe agevolate per i nuclei familiari) all’edilizia sostenibile, al sistema dei musei e degli impianti di risalita, fino alle nuove tecnologie (con l’introduzione di servizi innovativi attraverso gli strumenti informatici) e alle infrastrutture urbane (come parcheggi o toilette studiate per le esigenze di utenti con bambini piccoli).

Il programma completo degli eventi del Festival della Famiglia è disponibile al sito http://2012.festivalfamiglia.eu.

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