Il nipotino di Bersani e D’Alema e pronipote dell’ex zombie con i baffi, certo Occhetto di vetusta memoria, e di altri che amavano il rosso in cui campeggiavano falce e martello, ha imparato a camminare da solo e non rispetta i suoi nonni!
Matteo Renzi, l’enfant prodige, desidera seguire il piano di rottamazione auto di recente memoria per applicarlo all’evanescente PD. Ciò ha portato subbuglio nelle vecchie stanze e alla vecchia, seppur attuale, nomenclatura: “Ma chi è questo piccolo terremoto che vuol gettare tutto nella discarica politica, noi compresi?” si van domandando costernati l’un l’altro i vecchi del PD. Forse non hanno capito che il nipotino fa sul serio. Come tanti altri garzoncelli scherzosi sta per giocare un tiro mancino a tutta la politica dei palazzi. Non ne può più dei teatrini quotidiani in cui tutti son l’un contro gli altri armati, ma in privato si strizzano l’occhio.
Lo stesso Grillo, altro bel tomo uscito dal teatro delle comiche, lo giudica incapace di governare. Gli fanno spalla anche il buon Pier Ferdinando, che se lo vede, piegandosi in due dalle risate, a colloquio con l’arcigna cancellierona tedesca, e aggiungono formaggio sui maccheroni pure mr. Vendola e la verginella Rosy Bindi.
Questo giovinastro scassatutto di un Matteo è un arrogante, forse anche un tantino berlusconiano. Qualcuno lo ha già etichettato “Becchino della gloriosa generazione del ’68!”… ma come, ora la generazione del 68 è diventata gloriosa? Io non ricordo ci avessero mai affibbiato quest’onore! Ci davano dei facinorosi e anche peggio! Forse anche noi di quella generazione volevamo cambiare il mondo e penso che se il nostro figliolo Matteo si sia messo in testa di farlo a propria volta: ne ha tutti i diritti.
Del resto Bersani e compagni non hanno saputo fare altro che lasciarsi sfuggire l’occasione che si era presentata col famoso passo indietro del Berlusca per proporsi come forza di governo. Che si scandalizzano a fare? Il Presidente della Repubblica è stato costretto a rivolgersi ad un governo tecnico di esimi professori. I risultati non saranno eccellenti ma almeno qualcosa hanno fatto. Qualcosa che i politici non avrebbero potuto manco pensare.
Però ora urgono le urne. Se Matteo si presenta come loro erede ha tutto il diritto di farlo. I nonnetti vadano in pensione, come legge di natura vuole. Il mondo d’oggi non è più il loro. Vai Matteo, vai! Peggio non potresti fare. Intanto buona crociera al Berlusca.
di Silvio Foini
Matteo Renzi, l’enfant prodige, desidera seguire il piano di rottamazione auto di recente memoria per applicarlo all’evanescente PD. Ciò ha portato subbuglio nelle vecchie stanze e alla vecchia, seppur attuale, nomenclatura: “Ma chi è questo piccolo terremoto che vuol gettare tutto nella discarica politica, noi compresi?” si van domandando costernati l’un l’altro i vecchi del PD. Forse non hanno capito che il nipotino fa sul serio. Come tanti altri garzoncelli scherzosi sta per giocare un tiro mancino a tutta la politica dei palazzi. Non ne può più dei teatrini quotidiani in cui tutti son l’un contro gli altri armati, ma in privato si strizzano l’occhio.
Lo stesso Grillo, altro bel tomo uscito dal teatro delle comiche, lo giudica incapace di governare. Gli fanno spalla anche il buon Pier Ferdinando, che se lo vede, piegandosi in due dalle risate, a colloquio con l’arcigna cancellierona tedesca, e aggiungono formaggio sui maccheroni pure mr. Vendola e la verginella Rosy Bindi.
Questo giovinastro scassatutto di un Matteo è un arrogante, forse anche un tantino berlusconiano. Qualcuno lo ha già etichettato “Becchino della gloriosa generazione del ’68!”… ma come, ora la generazione del 68 è diventata gloriosa? Io non ricordo ci avessero mai affibbiato quest’onore! Ci davano dei facinorosi e anche peggio! Forse anche noi di quella generazione volevamo cambiare il mondo e penso che se il nostro figliolo Matteo si sia messo in testa di farlo a propria volta: ne ha tutti i diritti.
Del resto Bersani e compagni non hanno saputo fare altro che lasciarsi sfuggire l’occasione che si era presentata col famoso passo indietro del Berlusca per proporsi come forza di governo. Che si scandalizzano a fare? Il Presidente della Repubblica è stato costretto a rivolgersi ad un governo tecnico di esimi professori. I risultati non saranno eccellenti ma almeno qualcosa hanno fatto. Qualcosa che i politici non avrebbero potuto manco pensare.
Però ora urgono le urne. Se Matteo si presenta come loro erede ha tutto il diritto di farlo. I nonnetti vadano in pensione, come legge di natura vuole. Il mondo d’oggi non è più il loro. Vai Matteo, vai! Peggio non potresti fare. Intanto buona crociera al Berlusca.
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Sono presenti 2 commenti
Si è vero che quel "Renzo"a volte spara grosso, ma è anche vero che in quel che dice c'è del buono, tuttavia a mio avviso è un po' troppo giovane per essesre autosufficiente, in politica non bastano idee buone e buona parlantina, si deve ricorrere, a tale riguardo, ai "rottamati".A parte tutto io tifo per lui , è il giovane che avanza ed è ciò di cui abbiamo bisogno. Non posso non farti i complimenti per il bellissimo articolo (come sempre).
Renzi é l'edrede designato da Berlusconi. Stanno facendo fessi tutti e quanti!
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