martedì, aprile 10, 2012
L’esplosione di alcuni colpi di mortaio che hanno causato sei feriti in un campo per rifugiati subito al di là della frontiera con la Turchia è l’ultimo di una serie di incidenti ed episodi di violenza segnalati alla vigilia del previsto inizio, oggi, dell’applicazione del piano di pace di Kofi Annan.

Misna - Da Pechino, dove sta effettuando una visita ufficiale, il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha sostenuto che i colpi esplosi dal territorio siriano costituiscono “un’evidente violazione delle frontiere”. Per questo, ha aggiunto, Ankara adotterà “tutte le misure necessarie nel rispetto del diritto internazionale”. In alcuni dei campi per rifugiati della Turchia sud-orientale oggi è atteso Kofi Annan, ex segretario generale dell’Onu protagonista di un difficile tentativo di mediazione tra il governo del presidente Bashar al Assad e l’opposizione che ha preso le armi nel marzo 2011. Per oggi il piano di pace prevede l’inizio del ritiro delle armi pesanti dalle città e un ripiegamento dei reparti dell’esercito. Dovrebbe scattare invece giovedì il cessate-il-fuoco, un traguardo che in queste ore di sospetti e accuse reciproche appare però molto lontano.

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