Il ministro della propaganda del terzo Reich Joseph Goebbels sarebbe stato molto fiero di quanto ha scritto il giornalista Jan Fleischhauer, columnist di “Spiegel on line”, edizione in internet del noto settimanale tedesco.

di Silvio Foini

Affermazioni del genere fatte dal signore in questione circa il disastro della Costa Concordia ("Mano sul cuore, ma vi sorprendete che il capitano fosse un italiano? Vi potete immaginare che manovre del genere e poi l'abbandono della nave vengano decise da un capitano tedesco o britannico?") direi che siano fuori luogo e inaccettabili, e che la dicono molto lunga su quanto l’Europa esista solo sulle cartine geografiche e sia ben lungi dall’essere un’entità politica unita. Qualcuno scrive, riferendosi agli italiani (e sicuramente molti altri condividono), frasi quali: "Conosciamo tipi del genere dalle vacanze al mare, maschi bravi con grandi gesti, capaci di parlare con le dita e con le mani, in principio gente incapace di fare del male, ma bisognerebbe tenerli lontani da macchinari pesanti e sensibili, come si vede. 'Bella figura', è lo sport popolare di massa italiano, cioè impressionare gli altri, anche Schettino voleva fare bella figura, purtroppo ha trovato uno scoglio sulla sua strada". Siamo lontani da ogni logica europeista, anzi siamo ancora alla supremazia razziale ariana, ed è indice dell’idea che i tedeschi hanno del resto d'Europa.

Per il columnist di Spiegel oltretutto non risulta nemmeno chiaro in che misura noi italiani siamo una razza, e spiega anche come la differenza del comportamento sia addebitabile al clima e alla lingua e che la situazione attuale europea deriva dal fatto che "quel che può succedere quando per motivi politici si ignora la psicologia dei popoli, ce lo mostra la crisi della valuta". Chiaro: euro in crisi perché gli italiani sono tutti inattendibili come Schettino e l'errore di nascita dell'euro, sempre per il disinvolto Fleischhauer, è stato “chiudere nella camicia di forza di una moneta unica culture così diverse.”

Secondo me andrebbe rammentato al caro “collega” di come la riunificazione della sua adorata Germania fu finanziata dal resto d’Europa, dato che i costi per risanare la Germania Est, in default dichiarato, spinsero la Banca tedesca a uno spaventoso aumento dei tassi, che provocò a sua volta altri aumenti di tassi per le banche europee degli altri paesi (ben prima dell’Euro!) e minò le loro economie. Lasciamo ai nostri lettori il giudizio finale sulle affermazioni del Fleischhauer. Noi ce ne asteniamo per pura pietà: se questa è ancora la Germania ai giorni nostri (o almeno una parte), povera Europa!