domenica, gennaio 15, 2012
Il comandante era sul ponte di comando, al momento dell’impatto. Ma ancora non è chiaro come mai la Costa Concordia, naufragata nella notte, con un carico di 4229 persone a bordo (4179 identificate e a terra) sia passata così vicina all’Isola del Giglio.

E-ilmensile - Il numero dei morti è fermo a tre, i feriti gravi sono due e altri 40 sono ricoverati in diversi ospedali della zona. I racconti dei passeggeri sono drammatici, i riferimenti a famose sventure e naufragi in mare si rincorrono nelle testimonianze. Un fatto ritorna nei racconti: poche le scialuppe – anche perché la nve si è inclinata su un fianco dopo l’impatto con un gruppo di scogli – pochi i salvagenti, scarsissimo l’aiuto da parte del personale di bordo. La nave, come si vede dal video, ha uno squarcio di una trentina di metri con uno scoglio conficcato nella chiglia. Legambiente chiede che «siano messe in opera le operazioni di svuotamento dei grandi serbatoi del carburante» della Costa Concordia «per scongiurare anche la tragedia ambientale». Il naufragio all’Isola del Giglio, si afferma in una nota, «solleva nuovamente seri interrogativi sul traffico delle grandi navi, passeggeri e commerciali, nel Santuario dei mammiferi Marini Pelagos e nel mare protetto dell’Arcipelago Toscano.

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