Operazione "Cavalleria", 17 ordinanze di custodia cautelare per traffico di stupefacenti
Liber
ainformazione - Cavalleria come il nome del vicolo stretto, contrada di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria, dove veniva smerciata droga a prezzi competitivi per rifornire la Jonica, la piana di Gioia Tauro ed anche qualche quartiere della capitale. Insomma lo storico mercato di droga di zona con attività di spaccio che uscivano anche dai confini regionali per arrivare al Lazio.
Così è stata chiamata l’operazione condotta dalla compagnia di Locri della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del procuratore capo di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, del procuratore Aggiunto della DDA Nicola Gratteri e del sostituto Francesco Tedesco. Eseguite dalle prime luci dell’alba di oggi 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip Kate Tassone, a nei confronti di soggetti, tra cui una donna, dediti al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nessun latitante e arresti eseguiti prevalentemente nel reggino Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa, Grotteria, Siderno, ma anche nel catanzarese e nella capitale. Tra i cognomi, prevalentemente Agostino, tra gli altri anche Commisso di Gioia Tauro, e un Mazzaferro. Altri due soggetti sono stati destinatari della misura dell’obbligo di dimora nel luogo di residenza. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione presso il comando provinciale reggina della Guardia di Finanza alla presenza del colonnello Cosimo Di Gesu’. Un’indagine articolata durata più tre anni in un territorio complesso con personalità scaltre e certamente di esperienza, soliti ad utilizzare segni convenzionali e a non parlare al telefono, ed una compagnia di finanzieri guidati dal maggiore Ferdinando Mazzacuva, ai quali è andato un plauso corale, che ha eseguito appostamenti, intercettazioni e controlli su campioni anche con la difficile decodificazione di un linguaggio solo apparentemente normale. Legno, magliette, caffè frutta per mascherare in realtà i movimenti dei corrieri, gli accordi e la consegna di eroina, cocaina, hashish e Marjiuana con un ruolo femminile fondamentale poiché le donne ricevevano gli ordinativi e gli uomini consegnavano. Piccoli ma numerosissimi i carichi in arrivo in questo storico punto di smercio fin dagli anni Novanta.
Quello intercettato oggi era composto da 200 grammi di cocaina, più di due chilogrammi di eroina e marijuana e hashish. Dunque un’altra operazione che conferma il valore strategico della droga nell’attività criminale della 'ndrangheta che, al di là del quantitativo in oggetto, ha sgominato una rete consolidate e operativa da tempo, emblema di un territorio nelle mani delle 'ndrine.
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Nessun latitante e arresti eseguiti prevalentemente nel reggino Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa, Grotteria, Siderno, ma anche nel catanzarese e nella capitale. Tra i cognomi, prevalentemente Agostino, tra gli altri anche Commisso di Gioia Tauro, e un Mazzaferro. Altri due soggetti sono stati destinatari della misura dell’obbligo di dimora nel luogo di residenza. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione presso il comando provinciale reggina della Guardia di Finanza alla presenza del colonnello Cosimo Di Gesu’. Un’indagine articolata durata più tre anni in un territorio complesso con personalità scaltre e certamente di esperienza, soliti ad utilizzare segni convenzionali e a non parlare al telefono, ed una compagnia di finanzieri guidati dal maggiore Ferdinando Mazzacuva, ai quali è andato un plauso corale, che ha eseguito appostamenti, intercettazioni e controlli su campioni anche con la difficile decodificazione di un linguaggio solo apparentemente normale. Legno, magliette, caffè frutta per mascherare in realtà i movimenti dei corrieri, gli accordi e la consegna di eroina, cocaina, hashish e Marjiuana con un ruolo femminile fondamentale poiché le donne ricevevano gli ordinativi e gli uomini consegnavano. Piccoli ma numerosissimi i carichi in arrivo in questo storico punto di smercio fin dagli anni Novanta.
Quello intercettato oggi era composto da 200 grammi di cocaina, più di due chilogrammi di eroina e marijuana e hashish. Dunque un’altra operazione che conferma il valore strategico della droga nell’attività criminale della 'ndrangheta che, al di là del quantitativo in oggetto, ha sgominato una rete consolidate e operativa da tempo, emblema di un territorio nelle mani delle 'ndrine.
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