Il presidente statunitense Barack Obama torna a parlare di economia in crisi e lo fa anche puntando il dito su Europa e Cina. La prima individuata come "il maggiore ostacolo" per la già fragile crescita americana, la seconda accusata di "non fare abbastanza" sul fronte della volatilità dei cambi. Negli Stati Uniti continua la protesta degli ‘indignados’. Il servizio di Giada Aquilino: ascolta
Radio Vaticana - La marcia degli 'indignados' si allarga e, da Wall Street a New York, arriva a Washington, a due passi dalla Casa Bianca. Tutto ciò nel giorno in cui il presidente Obama scende in campo riconoscendo le ragioni della protesta: "I think it expresses the frustrations of American people...", “Penso che esprima - ha detto il presidente Obama - le frustrazioni che il popolo americano prova” e i manifestanti, ha aggiunto, “danno voce” a tale frustrazione, per una crisi economica e occupazionale frutto dello stallo finanziario: ha quindi lanciato un appello ai contestatori: ''Il nostro obiettivo è quello di avere le banche e le istituzioni finanziarie in ordine''. Obama ha poi chiesto al Congresso di approvare velocemente il piano per la crescita e l’occupazione. “E' vero - ha ammesso - la crescita dell'economia Usa è più lenta del previsto”, ma le cause vanno ricercate anche nell'incertezza provocata sui mercati mondiali dalla crisi del debito sovrano in Europa e nel “gioco molto aggressivo” di Pechino che - ha concluso - “arreca svantaggi agli altri Paesi'' sul fronte degli scambi commerciali.
E gli “Indignados” statunitensi hanno annunciato nuove manifestazioni. Dell’importanza di questo movimento, Salvatore Sabatino ha parlato con la collega Anna Maria Mori, autrice del libro “Esclusi”, dedicato alla disoccupazione in Italia: ascolta
R. - La cosa importante è il risveglio delle coscienze dal basso, perché tutta questa - vorrei dire - “porcheria” che sta andando avanti da 25, 30 anni è passata nell’inconsapevolezza, nel silenzio, forse nella non conoscenza dei meccanismi. Quindi, è importante che ci siano dei giovani che abbiano capito che il cuore del problema è lì, è la Borsa, i meccanismi della Borsa, della finanza, che stanno distruggendo il lavoro di tutto l’Occidente e che rischiano di mettere alla fame milioni di persone.
D. - Quello che impressiona di più, evidentemente, è il pragmatismo, il non voler dare una connotazione politica a questo movimento…
R. - Non c’è dubbio, perché non è più un problema politico o partitico. Il cuore del problema è l’economia e l’economia ormai è dominata dalla finanza, quindi dalla Borsa. Io ero in Francia poco tempo fa e ho seguito attentamente una trasmissione di economia, in cui si raccontava come il prezzo del grano fosse determinato dalla Borsa. Il pane che mangiamo, se aumenta di prezzo non è perché c’è stata la siccità oppure qualcosa del genere,, ma è perchè la Borsa ha deciso di puntare in un modo piuttosto che in un altro sul grano. Non si può andare avanti in questo modo.
D. - Un fenomeno, quello degli “Indignados”, che è partito, lo ricordiamo, dalla Spagna. Si possono vedere delle differenze tra i due movimenti: quello europeo e quello americano?
R. - Secondo me, c’è un sentire comune: c’è la protesta contro chi sta negando il futuro alle nuove generazioni. (ap)
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.