La Mauritania è probabilmente lo stato africano più arido con la stagione delle piogge (luglio-settembre) caratterizzata da acquazzoni violenti e brevi che non incidono in modo significativo sui bilanci idrici.

GreenReport - La poca acqua disponibile è assorbita quasi integralmente dall'agricoltura che comunque non è molto sviluppata. In questo quadro si intuisce come in Mauritania non sia presente una vegetazione di rilievo ed il paese infatti risulta tra i più colpiti dal fenomeno della desertificazione acuita anche dai cambiamenti climatici in atto. Da tempo la Mauritania, grazie anche a progetti della Fao, sta lavorando per mitigare questo fenomeno sia intervenendo in fase preventiva, con particolari attenzioni nella gestione dei terreni, sia procedendo a piantumazioni.

A tal proposito il governo, che è impegnato in un'intensa campagna per sensibilizzare la popolazione su un problema che ha conseguenze sia sul settore agricolo sia su quello ambientale, ha annunciato un progetto imminente. Il ministro dell'Ambiente, Amedi Camera durante un intervento pronunciato a Nouakchott in occasione della "Settimana nazionale dell'albero", ha assicurato che l'esecutivo varerà «al più presto programmi di rimboschimento che riguarderanno soprattutto le zone predesertiche del Paese. Saranno piantati oltre due milioni di alberi, soprattutto baobab, alberi della gomma e palme dum».

A parte i possibili risvolti commerciali, la scelta dell'albero della gomma da far crescere in una zona arida non pare delle più azzeccate, comunque l'intervento è sicuramente significativo. Il governo ha poi informato che il programma di piantumazione inizierà in un'estesa fascia di territorio che circonda la capitale Nouakchott.