Secondo un’intercettazione, che grava sulla già pesante posizione di Cosima Serrano, la donna avrebbe tentato di convincere Michele Misseri a tornare alla sua prima versione. In particolare la donna ha chiesto al marito di addossarsi la responsabilità di aver abusato di Sara. L’intercettazione è avvenuta in carcere tre giorni prima della custodia cautelare di Cosima accusata di concorso in omicidio con la figlia Sabrina.
L’intercettazione risale al 23 maggio e secondo fonti investigative, Cosima cercò in tutti i modi di convincere Michele Misseri affinchè il marito tornasse ad addossarsi la responsabilità di aver abusato del corpo di Sara. Michele a sua volta tenta di rifiutarsi ma poi cede dicendo qualcosa come “se proprio vuoi che dica cosi, dirò che l'ho violentata”. L'ennesimo tentativo di Cosima, secondo la Procura, di far ricadere tutte le colpe del delitto di Sara sul marito, facendo riemergere anche il possibile movente sessuale, che poteva forse sembrare il più credibile.
Questa intercettazione, insieme ad una nuova testimonianza importante, è stata consegnata dalla Procura di Taranto ai giudici del riesame sui ricorsi presentati dai legali di Cosima e Sabrina. In particolare la testimonianza risulta rilevante in quanto coincide con quella del fioraio che vide Cosima quel 26 agosto nella sua Opel Astra inseguire Sara, nelle ore del delitto, probabilmente in compagnia di Sabrina. La testimonianza in questione, che inchioda Cosima, è quella del padre di un’amica di Sara che dichiarò già in precedenza di aver visto in quelle ore l’auto di Cosima transitare in direzione di via Deledda. La deposizione di questo teste, Donato Massari, è diventata sempre più dettagliata sino all'ultima audizione del 2 giugno scorso: l’uomo infatti non ha dubbi che si trattava proprio della macchina di Cosima, poiché per ben tre volte le donne sono andate a casa sua chiedendo particolari su quel pomeriggio. Cosima ha invece sempre dichiarato che tra le 13:30 e 15:30 era in casa a riposare.
A queste si aggiungono anche i risultati dei Ros sulle celle telefoniche agganciate da Cosima, Sabrina e Cosimo Cosma (nipote di Michele) nelle fasi precedenti e successive all’omicidio. Tutto questo sarà preso in esame e contribuirà alla chiusura preliminare delle indagini prevista tra la fine di giugno e i primi di luglio.
L’intercettazione risale al 23 maggio e secondo fonti investigative, Cosima cercò in tutti i modi di convincere Michele Misseri affinchè il marito tornasse ad addossarsi la responsabilità di aver abusato del corpo di Sara. Michele a sua volta tenta di rifiutarsi ma poi cede dicendo qualcosa come “se proprio vuoi che dica cosi, dirò che l'ho violentata”. L'ennesimo tentativo di Cosima, secondo la Procura, di far ricadere tutte le colpe del delitto di Sara sul marito, facendo riemergere anche il possibile movente sessuale, che poteva forse sembrare il più credibile.
Questa intercettazione, insieme ad una nuova testimonianza importante, è stata consegnata dalla Procura di Taranto ai giudici del riesame sui ricorsi presentati dai legali di Cosima e Sabrina. In particolare la testimonianza risulta rilevante in quanto coincide con quella del fioraio che vide Cosima quel 26 agosto nella sua Opel Astra inseguire Sara, nelle ore del delitto, probabilmente in compagnia di Sabrina. La testimonianza in questione, che inchioda Cosima, è quella del padre di un’amica di Sara che dichiarò già in precedenza di aver visto in quelle ore l’auto di Cosima transitare in direzione di via Deledda. La deposizione di questo teste, Donato Massari, è diventata sempre più dettagliata sino all'ultima audizione del 2 giugno scorso: l’uomo infatti non ha dubbi che si trattava proprio della macchina di Cosima, poiché per ben tre volte le donne sono andate a casa sua chiedendo particolari su quel pomeriggio. Cosima ha invece sempre dichiarato che tra le 13:30 e 15:30 era in casa a riposare.
A queste si aggiungono anche i risultati dei Ros sulle celle telefoniche agganciate da Cosima, Sabrina e Cosimo Cosma (nipote di Michele) nelle fasi precedenti e successive all’omicidio. Tutto questo sarà preso in esame e contribuirà alla chiusura preliminare delle indagini prevista tra la fine di giugno e i primi di luglio.
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