venerdì, maggio 06, 2011
I “liquidatori” al lavoro mentre aumenta la temperatura nei reattori 1 e 3

Greenreport - La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha pubblicato le foto dell'interno dell'edificio del reattore 1 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, le immagini sono state scattate ieri da uno dei "liquidatori" che hanno installato un sistema di filtraggio dell'aria. Nelle foto, come quella che pubblichiamo, scattata il 5 maggio alle 11,45, ora del Giappone, si vedono i lavoratori con indumenti protettivi che utilizzano un monitor per le radiazioni posto in cima ad un "bastone": «Questo - spiega la Tepco - ha permesso loro di controllare i livelli di radiazioni e di mantenere la loro esposizione al minimo». Secondo l'azienda «La lettura massima delle radiazioni all'interno dell'edificio è stata di 93 millisievert all'ora. Ciò significa che un lavoratore sarebbe esposto a 250 millisievert di radiazioni, il limite consentito dalla legge, dopo 2 ore e 40 minuti». La Tepco assicura: «Continueremo a fare tutto il possibile per proteggere i lavoratori dagli alti livelli di radiazioni».

Un'altra foto di 4 condotte d'aria è stata scattata intorno alle 14,00 e si vede una porta verde dietro alle tubazioni che fa parte della doppia porta che conduce all'uscita dall'edificio del reattore 1. Le condotte prendono l'aria dal reattore a la inviano all'impianto di filtraggio. I "liquidatori" della Tepco sono entrati per la prima volta ieri nell'edificio del reattore dopo l'esplosione di idrogeno del 12 marzo ed hanno installato il sistema di filtraggio dell'aria che si vede nella seconda foto che pubblichiamo. Ieri nell'edificio, gravemente danneggiato, sono entrati 12 lavoratori muniti di bombole di ossigeno e la Tepco dice che, nonostante turni di lavoro brevissimi per l'alto livello di radiazioni, sono riusciti ad installare 8 tubazioni per l'aria dopo un'ora e mezzo di lavoro e che «I depuratori stanno lavorando, e ci vorranno circa 3 giorni per scaricare l'aria, filtrarla e restituire aria pulita. Si spera di abbassare i livelli di radiazione sufficientemente per consentire ai lavoratori di rimanere dentro per lunghi periodi di tempo». Oggi dovrebbero essere installate altre condotte.

Se tutto si svolgerà secondo i tempi previsti dalla Tepco (e sarebbe praticamente la prima volta in questa infinita tragedia nucleare) i "liquidatori" dovrebbero essere in grado di entrare nell'edificio del reattore 1 l'8 maggio per verificare i danni subiti da tubazioni e valvole. Circa una settimana più tardi, a metà maggio, la Tepco inizierà a costruire un sistema esterno per far circolare l'acqua di raffreddamento nel reattore.

Ma mentre arrivano le foto, la stessa Tepco ammette che qualcosa non funziona: il flusso di acqua da 7 a 9 tonnellate per ora per raffreddare il reattore 3. Non funziona perché c'è stato un aumento delle temperature nella parte inferiore del reattore, dove alle 11 del mattino del 5 maggio si sono raggiunti i 143,5 gradi, circa 33 in più della temperatura registrata il 27 aprile.

La Tepco sta utilizzando pompe di emergenza per raffreddare i reattori 1, 2 e 3 dove si ritiene che le barre di combustibile si siano parzialmente fuse dopo il terremoto/tsunami che ha interrotto le normali funzioni di raffreddamento e spiega che «L'aumento della temperatura è stato apparentemente causato da una temporanea riduzione della quantità di acqua di raffreddamento che fluisce nel reattore numero 3».

Ma la Tepco ha aumentato da 2 giorni anche la quantità di acqua che scorre proprio nel reattore numero 1 dove sono arrivati i "liquidatori" ed oggi assicura che sarà in grado di «Condurre con sicurezza un intervento chirurgico per raffreddare il reattore numero 1 nell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi». L'impresa sta progettando di riempire il containment vessel del reattore con abbastanza acqua da portare la temperatura sotto i 100 gradi Celsius.

In una relazione consegnata ieri alla Nuclear and industrial safety agency (Nisa) del Giappone, la Tepco dice che spera di iniziare I lavori non appena l'Agenzia approverà il piano che prevede che «Circa 7.400 tonnellate d'acqua dovranno essere pompate nel containment vessel per il processo di raffreddamento». L'impresa assicura che sia il contenimento, sia l'edificio del reattore sono in grado di sopportare il peso dell'acqua, ma molti esperti e la stessa Nisa fanno rilevare che i calcoli della Tepco sui rischi per il reattore non tengono conto di un fattore: un altro terremoto di magnitudo-9 in un prossimo futuro.

In caso di perdite di acqua radioattiva dal containment vessel, l'utility dice che si scaricherebbe nel seminterrato dell'edificio, e poi nei sotterranei del vicino edificio della turbina, ma la Tepco dice di non aspettarsi che l'acqua raggiunga l'ambiente circostante, come invece è già successo e a quanto parre continua a succedere, come spieghiamo in un altro articolo di greenreport.

In attesa dell'approvazione della Nisa, la Tepco prevede di aumentare l'iniezione di acqua nel reattore 1 fino ad 8 tonnellate all'ora, rispetto alle attuali 6, nella speranza di riempire il containment vessel in 20 giorni.

Tutto questo a pochi passi dai "liquidatori" che stanno tentando disperatamente di fare qualcosa.

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