mercoledì, gennaio 26, 2011
Nella notte fra il venticinque ed il ventisei gennaio si è spento, al policlinico Gemelli, l’attore e regista Mario Scaccia. Per novantuno intensissimi anni di vita, l’attore romano si è dedicato anima e corpo al teatro ed al cinema, fornendo un contributo culturale decisamente notevole ad entrambi i mondi nei quali si è trovato a lavorare.

Newnotizie.it - Nel millenovecentoquarantotto Mario Scaccia si diplomò presso l’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, alla quale si iscrisse subito dopo aver affrontato le tribolazioni della Seconda guerra mondiale. Tredici anni dopo il conseguimento del diploma, Mario Scaccia fondò, insieme a Valeria Moriconi, Franco Enriquez e Glauco Mauri, la Compagnia dei Quattro. Mario Scaccia ha calcato il palcoscenico teatrale rivestendo ruoli tutt’altro che secondari all’interno di opere decisamente importanti nello scenario culturale del Bel Paese. Chi ebbe il privilegio di vederlo recitare ricorderà di certo la sua interpretazione di Fra Timoteo nella “Mandragola” di Machiavelli, così come la sua partecipazione allo spettacolo il “Negromante” di Ludovico Ariosto.

L’attore romano prese parte anche ad alcuni sceneggiati televisivi, fra i quali ci si ricorda di “Ottocento”, all’interno del quale vestì i panni di Plonplon; “La Pisana” e “Le anime morte”. Nel celebre sceneggiato “Le avventure di Pinocchio” di Comencini, Mario Scaccia interpretava il dottore.

L’ importante interprete e regista, nato e morto nella capitale d’Italia, ha offerto il proprio contributo artistico anche al mondo radiofonico. La voce di Mario Scaccia è entrata spesso e volentieri all’interno delle case e delle automobili degli italiani per dilettarli attraverso spettacoli come “Le occasioni dell’umorismo”. Nel mondo della radio, Mario Scaccia ha lavorato anche in programmi di intrattenimento nel ruolo di conduttore ed in romanzi sceneggiati.

Ci si ricorda di Mario Scaccia anche per il suo ruolo all’interno delle cosiddette “Interviste Impossibili”.

Il celebre attore se ne è andato in seguito ad una lunga malattia; la camera ardente è già stata allestita, e probabilmente non saranno in pochi a volergli porgere un ultimo saluto.

Martina Cesaretti

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