A Torino sì, a Milano snì. Queste le ultime decisioni in merito al blocco del traffico domenicale conseguente all'elevata presenza nell'aria di polveri sottili.
GreenReport - Nella città della Mole e nei comuni dell'area metropolitana che partecipano al tavolo di coordinamento sulla qualità dell'aria organizzato dalla provincia di Torino, domenica dalle 10 alle 18 il traffico si fermerà. «Lo stop ha un valore simbolico ma è un chiaro segno di condivisione politica e di comune sensibilità ad un problema tutt'altro che secondario -ha dichiarato l'assessore all'Ambiente della provincia di Torino Roberto Ronco- bisogna che l'attenzione alla qualità dell'aria non sia un emergenza accantonata e dimenticata». Al blocco del traffico hanno aderito oltre a Torino, anche Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Collegno, Grugliasco, Nichelino, Rivoli, Settimo e Venaria. Moncalieri, Ivrea e San Mauro prenderanno una decisione dopo le rispettive riunioni di giunta, mentre Orbassano non aderirà all'iniziativa.
Alla notizia del "blocco" ha reagito duramente la regione Piemonte. «La domenica a piedi è un'inutile misura propagandistica che avrà l'unico risultato di infastidire i cittadini- ha sottolineato l'assessore ai Trasporti Barbara Bonino- Ritengo questa scelta del tutto inutile. E' un'iniziativa dal mero valore propagandistico. Anzi, peggio perché provoca inutili disagi ai cittadini senza arrecare alcun beneficio apprezzabile. E credo che le amministrazioni dei comuni della Provincia di Torino possano smarcarsi dalle iniziative prese dal capoluogo quando queste sono palesemente inutili, o addirittura dannose». Al di là delle comprensibili divergenze di carattere politico dettate dall'appartenenza a schieramenti diversi e contrapposti, su questi temi dovrebbe prevalere una sintonia di vedute tra le varie istituzioni (per non disorientare i cittadini) con analisi scientifica dei fenomeni e proposte di soluzioni nel medio e breve termine. Gli interventi strutturali sono certo quelli risolutivi per limitare la presenza di polveri e smog, ma a breve termine il blocco del traffico (non a spot), seppur limitante per il diritto alla mobilità, rimane un mezzo per cercare di ridurre gli inquinanti nell'aria e rispettare il diritto alla salute dei cittadini.
Non la vede proprio così Bonino «La concordia istituzionale è più utile manifestarla rafforzando l'impegno di programmazione, reperimento risorse e efficientamento del sistema di trasporto pubblico locale. Le vere misure utili per l'ambiente sono quelle pianificate, non gli interventi a spot. La Regione sta facendo la sua parte, stanziando fondi ingenti a partire da quest'anno per il rinnovo del parco autobus obsoleto, ma serve un piano del traffico articolato per affrontare concretamente il problema dell'inquinamento provocato dagli autoveicoli» ha concluso l'assessore ai Trasporti della regione Piemonte.
A Milano intanto dove da martedì è in vigore il blocco dei veicoli più vecchi e inquinanti, le polveri sottili non concedono tregua e l'amministrazione comunale si prepara a fermare il traffico domenica. L'Arpa ha registrato concentrazioni di Pm10 oltre il doppio della soglia consentita dalla Ue anche nella giornata di ieri: 108 nella centralina di Città Studi, 134 in quella del Verziere, 155 in via Senato. La serie consecutiva di giorni fuori legge è ora arrivata a 15 con previsioni poco favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Se domani la situazione odierna si dovesse confermare, il blocco totale della circolazione per domenica sarà inevitabile.
GreenReport - Nella città della Mole e nei comuni dell'area metropolitana che partecipano al tavolo di coordinamento sulla qualità dell'aria organizzato dalla provincia di Torino, domenica dalle 10 alle 18 il traffico si fermerà. «Lo stop ha un valore simbolico ma è un chiaro segno di condivisione politica e di comune sensibilità ad un problema tutt'altro che secondario -ha dichiarato l'assessore all'Ambiente della provincia di Torino Roberto Ronco- bisogna che l'attenzione alla qualità dell'aria non sia un emergenza accantonata e dimenticata». Al blocco del traffico hanno aderito oltre a Torino, anche Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Collegno, Grugliasco, Nichelino, Rivoli, Settimo e Venaria. Moncalieri, Ivrea e San Mauro prenderanno una decisione dopo le rispettive riunioni di giunta, mentre Orbassano non aderirà all'iniziativa.Alla notizia del "blocco" ha reagito duramente la regione Piemonte. «La domenica a piedi è un'inutile misura propagandistica che avrà l'unico risultato di infastidire i cittadini- ha sottolineato l'assessore ai Trasporti Barbara Bonino- Ritengo questa scelta del tutto inutile. E' un'iniziativa dal mero valore propagandistico. Anzi, peggio perché provoca inutili disagi ai cittadini senza arrecare alcun beneficio apprezzabile. E credo che le amministrazioni dei comuni della Provincia di Torino possano smarcarsi dalle iniziative prese dal capoluogo quando queste sono palesemente inutili, o addirittura dannose». Al di là delle comprensibili divergenze di carattere politico dettate dall'appartenenza a schieramenti diversi e contrapposti, su questi temi dovrebbe prevalere una sintonia di vedute tra le varie istituzioni (per non disorientare i cittadini) con analisi scientifica dei fenomeni e proposte di soluzioni nel medio e breve termine. Gli interventi strutturali sono certo quelli risolutivi per limitare la presenza di polveri e smog, ma a breve termine il blocco del traffico (non a spot), seppur limitante per il diritto alla mobilità, rimane un mezzo per cercare di ridurre gli inquinanti nell'aria e rispettare il diritto alla salute dei cittadini.
Non la vede proprio così Bonino «La concordia istituzionale è più utile manifestarla rafforzando l'impegno di programmazione, reperimento risorse e efficientamento del sistema di trasporto pubblico locale. Le vere misure utili per l'ambiente sono quelle pianificate, non gli interventi a spot. La Regione sta facendo la sua parte, stanziando fondi ingenti a partire da quest'anno per il rinnovo del parco autobus obsoleto, ma serve un piano del traffico articolato per affrontare concretamente il problema dell'inquinamento provocato dagli autoveicoli» ha concluso l'assessore ai Trasporti della regione Piemonte.
A Milano intanto dove da martedì è in vigore il blocco dei veicoli più vecchi e inquinanti, le polveri sottili non concedono tregua e l'amministrazione comunale si prepara a fermare il traffico domenica. L'Arpa ha registrato concentrazioni di Pm10 oltre il doppio della soglia consentita dalla Ue anche nella giornata di ieri: 108 nella centralina di Città Studi, 134 in quella del Verziere, 155 in via Senato. La serie consecutiva di giorni fuori legge è ora arrivata a 15 con previsioni poco favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Se domani la situazione odierna si dovesse confermare, il blocco totale della circolazione per domenica sarà inevitabile.
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