“I luoghi tradizionali della formazione, quali la famiglia, la scuola e la comunità civile, sembrano tentati di rinunciare alla responsabilità educativa, riducendola a una mera comunicazione di informazioni, che lascia le nuove generazioni in una solitudine disorientante”.
Radio Vaticana - E' quanto afferma in apertura del Messaggio in vista della 15.ma Giornata Mondiale della Vita Consacrata il 2 febbraio prossimo, dal titolo “Testimoni della vita buona del Vangelo”, la Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata che lo ha reso pubblico questa mattina. Nell’introduzione - riferisce l'agenzia Sir - si afferma che “i vescovi italiani hanno voluto concentrare l’impegno pastorale delle nostre Chiese nel nuovo decennio su quella che Benedetto XVI ha appropriatamente definito l’emergenza educativa. La sfida dell’educazione emerge, infatti, sempre più chiaramente come la questione più urgente per la vita della società, e quindi anche della Chiesa”. Al “compito urgente” di educare alla vita buona del Vangelo – prosegue il Messaggio – “sono chiamate tutte le componenti ecclesiali” e, in particolare, proprio la “vita consacrata”, in quanto la “sequela di Cristo, casto, povero e obbediente, costituisce di per sé una testimonianza della capacità del Vangelo di umanizzare la vita attraverso un percorso di conformazione a Cristo e ai suoi sentimenti verso il Padre”. Dopo aver richiamato il “valore educativo” dei tre consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza, il messaggio prosegue affermando che la vita religiosa “costituisce una testimonianza fondamentale per tutte le altre forme di vita cristiana, indicando la meta ultima della storia in quella speranza che sola può animare ogni autentico processo educativo”. Inoltre, “su queste basi fiorisce l’impegno specifico di tanti istituti di vita consacrata nel campo dell’educazione, secondo il carisma proprio, la cui fecondità è testimoniata dalla presenza di numerosi educatori santi. La vita consacrata ci ricorda che l’educazione è davvero ‘cosa del cuore’”. “Infine, - dice il Messaggio - celebrando la Giornata della vita consacrata, come non sentire l’urgenza educativa in riferimento alla animazione vocazionale? Oggi più che mai, abbiamo bisogno di educarci a comprendere la vita stessa come vocazione e come dono di Dio, così da poter discernere e orientare la chiamata di ciascuno al proprio stato di vita. La testimonianza dei consacrati e delle consacrate, attraverso la sequela radicale di Cristo, rappresenta anche da questo punto di vista una risorsa educativa fondamentale per scoprire che vivere è essere voluti e amati da Dio in Cristo istante per istante”. In Italia i religiosi sono circa 18 mila e le religiose 120 mila. (R.P.)
Radio Vaticana - E' quanto afferma in apertura del Messaggio in vista della 15.ma Giornata Mondiale della Vita Consacrata il 2 febbraio prossimo, dal titolo “Testimoni della vita buona del Vangelo”, la Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata che lo ha reso pubblico questa mattina. Nell’introduzione - riferisce l'agenzia Sir - si afferma che “i vescovi italiani hanno voluto concentrare l’impegno pastorale delle nostre Chiese nel nuovo decennio su quella che Benedetto XVI ha appropriatamente definito l’emergenza educativa. La sfida dell’educazione emerge, infatti, sempre più chiaramente come la questione più urgente per la vita della società, e quindi anche della Chiesa”. Al “compito urgente” di educare alla vita buona del Vangelo – prosegue il Messaggio – “sono chiamate tutte le componenti ecclesiali” e, in particolare, proprio la “vita consacrata”, in quanto la “sequela di Cristo, casto, povero e obbediente, costituisce di per sé una testimonianza della capacità del Vangelo di umanizzare la vita attraverso un percorso di conformazione a Cristo e ai suoi sentimenti verso il Padre”. Dopo aver richiamato il “valore educativo” dei tre consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza, il messaggio prosegue affermando che la vita religiosa “costituisce una testimonianza fondamentale per tutte le altre forme di vita cristiana, indicando la meta ultima della storia in quella speranza che sola può animare ogni autentico processo educativo”. Inoltre, “su queste basi fiorisce l’impegno specifico di tanti istituti di vita consacrata nel campo dell’educazione, secondo il carisma proprio, la cui fecondità è testimoniata dalla presenza di numerosi educatori santi. La vita consacrata ci ricorda che l’educazione è davvero ‘cosa del cuore’”. “Infine, - dice il Messaggio - celebrando la Giornata della vita consacrata, come non sentire l’urgenza educativa in riferimento alla animazione vocazionale? Oggi più che mai, abbiamo bisogno di educarci a comprendere la vita stessa come vocazione e come dono di Dio, così da poter discernere e orientare la chiamata di ciascuno al proprio stato di vita. La testimonianza dei consacrati e delle consacrate, attraverso la sequela radicale di Cristo, rappresenta anche da questo punto di vista una risorsa educativa fondamentale per scoprire che vivere è essere voluti e amati da Dio in Cristo istante per istante”. In Italia i religiosi sono circa 18 mila e le religiose 120 mila. (R.P.)| Tweet |
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