martedì, gennaio 18, 2011
Il Wwf Moçambique ha fatto i complimenti al governo di Maputo per le operazioni che hanno portato alla scoperta ed al sequestro di 161 container pieni di legname tagliato illegalmente. Durante la settimana scorsa le autorità mozambicane hanno anche scoperto 29 container, in attesa di essere spediti, pieni di avorio fritto del massacro 63 elefanti.

GreenReport - Il Wwf, in una dichiarazione pubblicata da quotidiano Noticias, afferma che l'operazione è «Il segno degli sforzi del governo a favore della salvaguardia dell'ambiente e di un utilizzo sostenibile delle risorse naturali del Paese. Questo atto sottolinea l'importanza di vigilare sulla messa in opera ed il rispetto della legge per preservare le risorse naturali del Paese e di farne un utilizzo sostenibile».In Mozambico il Wwf sta conducendo iniziative insieme al ministero del turismo, al Coordinamento per le l'azione ambientale ed alla Direzione nazionale delle aree protette e ad altre agenzie governative.

I 161 container carichi di legname sono stati sequestrati nel porto di Pemba, nel nord del Mozambico, sulla "Kota Mawar" (nella foto), una grande nave gestita dall'agenzia Sdv-Ami, di Antigua, un piccolo Stato insulare dei lontanissimi Caraibi con più bandiere fantasma che abitanti. I Container contenevano ognuno 20 tronchi di legno pregiato tagliati illegalmente nella provincia di Cabo Delgado e secondo i mozambicani erano destinati a Paesi asiatici.

Secondo Notícias, il carico illegale «E' proprietà di imprese del legname appartenenti a cittadini cinesi, esattamente Mofid, con 89 container, Tienhe, con 30, Pacif, con 20, Sinlian, con 15, e Alphaben, con 7».

La "Kota Mawar" è stata bloccata dagli agenti della Defesa e Segurança mentre stava già salpando e attualmente sarebbe sottosequestro nel porto in attesa che la Cmf, che gestisce lo scalo, vuole sapere chi pagherà le operazioni di scarico dei container. Il problema è che la "Kota Mawar", con i suoi 179 metri di lunghezza, sta impedendo ad altre navi, come quelle che riforniscono di combustibile l'area o quelle impegnate nelle ricerche petri olifere, di attraccare nel piccolo porto di Pemba.

Non è la prima volta che il Mozambico intercetta grandi carichi di legname illegale della Mofid: nel 2004, insieme ad Alman, Panga, Moz Wood, Timber World, Southgate Forest, Naomy e Saftrad, cercava di esportare un grosso carico che il Tribunal Judicial Provincial di Cabo Delgado sequestrò una sua nave con una stazza da 6.259 tonnellate. Nel gennaio 2007 la Mofid fu beccata mentre tentava di esportare 47 container di legnami pregiati, ma allora in soccorso dei cinesi intervenne l'ex governatore di Cabo Delgado, Lázaro Mathe, e tutto finì a tarallucci e vino.

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uniroma.tv ha detto...

Al seguente link potrete visionare il servizio sull' evento "Un Pianeta da Salvare", presentato dall'Associazione Culturale Arsmedia per sensibilizzare sul tema della salvaguardia ambientale.

http://www.uniroma.tv/?id_video=17987

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