Baby Doc Duvalier è tornato ad Haiti. Dopo 25 di esilio in Francia, dove mai ha ottenuto ufficialmente asilo politico, è atterrato nella serata di ieri a Port au Prince, capitale del Paese. Ad attenderlo moltissimi fans che lo hanno acclamato come se fosse un liberatore.
di Alessandro Grandi
PeaceReporter - In Francia sembra abbia vissuto con la famiglia in un modesto appartamento della periferia parigina. Baby Doc Duvalier era fuggito da Haiti nel 1986 dopo una rivolta popolare scoppiata in seguito ad una forte crisi sociale che aveva scoperchiato il malcostume della politica locale e una fortissima corruzione da parte della classe dirigente. Figlio di Papa Doc Duvalier, dittatore sanguinario che governò sull'isola con il pungo di ferro gestendo i Tonton Macoutes, una milizia privata e violentissima, che aveva lo scopo di eliminare gli avversari politici e seminare terrore nel Paese, Baby Doc è anche accusato di aver sottratto alcuni milioni di dollari dalle casse statali. Inoltre, nel 2007 si rese protagonista di un messaggio video diretto alla popolazione nel quale chiedeva scusa per le violenze, gli omicidi e gli abusi alla popolazione.
Certo è che la notizia del suo rientro a Haiti fa molto riflettere. Perché sarebbe tornato? Secondo le prime informazioni che sono giunte dall'isola sembra che Baby Doc avesse intenzione di regalare al Paese cinque milioni di dollari Usa per contribuire alla ricostruzione del Paese. Una cifra molto alta che potrebbe anche essere nelle sue disponibilità.
Nel frattempo, la popolazione attende. La Minustah, la missione di pace Onu presente nell'isola dal 2004 e gli organismi internazionali, non hanno commentato la vicenda.
La famiglia Duvalier è stata protagonista delle peggiori pagine della storia del Paese caraibico. Secondo alcuni dati, decisamente in difetto, durante la dittatura di Papa Doc e quella seguente di Baby Doc, in Haiti morirono in modo violento più di 60mila persone. Oltre 120mila furono quelle che riuscirono a fuggire e a mettersi in salvo.
Oggi, questo ritorno in patria risulta di difficile comprensione. Di sicuro il Paese non ha bisogno di un nuovo dittatore.
di Alessandro GrandiPeaceReporter - In Francia sembra abbia vissuto con la famiglia in un modesto appartamento della periferia parigina. Baby Doc Duvalier era fuggito da Haiti nel 1986 dopo una rivolta popolare scoppiata in seguito ad una forte crisi sociale che aveva scoperchiato il malcostume della politica locale e una fortissima corruzione da parte della classe dirigente. Figlio di Papa Doc Duvalier, dittatore sanguinario che governò sull'isola con il pungo di ferro gestendo i Tonton Macoutes, una milizia privata e violentissima, che aveva lo scopo di eliminare gli avversari politici e seminare terrore nel Paese, Baby Doc è anche accusato di aver sottratto alcuni milioni di dollari dalle casse statali. Inoltre, nel 2007 si rese protagonista di un messaggio video diretto alla popolazione nel quale chiedeva scusa per le violenze, gli omicidi e gli abusi alla popolazione.
Certo è che la notizia del suo rientro a Haiti fa molto riflettere. Perché sarebbe tornato? Secondo le prime informazioni che sono giunte dall'isola sembra che Baby Doc avesse intenzione di regalare al Paese cinque milioni di dollari Usa per contribuire alla ricostruzione del Paese. Una cifra molto alta che potrebbe anche essere nelle sue disponibilità.
Nel frattempo, la popolazione attende. La Minustah, la missione di pace Onu presente nell'isola dal 2004 e gli organismi internazionali, non hanno commentato la vicenda.
La famiglia Duvalier è stata protagonista delle peggiori pagine della storia del Paese caraibico. Secondo alcuni dati, decisamente in difetto, durante la dittatura di Papa Doc e quella seguente di Baby Doc, in Haiti morirono in modo violento più di 60mila persone. Oltre 120mila furono quelle che riuscirono a fuggire e a mettersi in salvo.
Oggi, questo ritorno in patria risulta di difficile comprensione. Di sicuro il Paese non ha bisogno di un nuovo dittatore.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.