giovedì, gennaio 27, 2011
Percorsi educativi per un’AC che ama il mondo (28 e 29 gennaio a Roma presso la Domus Mariae)

Nel suo servizio alla Chiesa, l’Azione Cattolica è chiamata a promuovere e incoraggiare, a livello centrale e diocesano, esperienze di incontro, di studio, di formazione, di scambio, rafforzando le sinergie tra le diverse realtà associative, attraverso un coordinamento in grado di produrre una proposta ecclesiale, unitaria e non frammentata, aprendosi ad autentici “rapporti”, ovvero a relazioni di reciprocità in un clima di comunione, di solidarietà, di fraternità. È proprio qui che la dimensione internazionale si rivela il proprio valore aggiunto: lo spendersi per la costruzione di un laicato maturo in realtà diverse dalla propria arricchisce paradossalmente chi si rende disponibile. “Investendo” in tali realtà, cioè, si torna nelle diocesi e nelle associazioni di appartenenza con una fede più forte, con una percezione della Chiesa più profonda, con una consapevolezza della fraternità universale più concreta.
Si realizza, così, un’apertura del cuore, in primo luogo, ma anche della mente, che consente di guardare con fiducia al mondo globale, alle persone che vivono nel mondo globale, senza nasconderci le difficoltà, ma anzi maturando quel senso di cittadinanza universale che solo permette di cogliere tutte le potenzialità di un’educazione con ampi orizzonti.
È questo il segno della cattolicità della Chiesa e dell’Ac e, allo stesso tempo, di un amore per l’uomo a tutto tondo. È questo il tema di fondo del Seminario di Studio “Gerusalemme… fino agli estremi confini”, percorsi educativi per un’Azione Cattolica che ama il mondo. Il 28 e il 29 gennaio, a Roma, presso la Domus Mariae, in via Aurelia 481, si discuterà di: «Chiesa locale e Chiesa universale: presupposti e prospettive per la formazione dei laici»(don Roberto Repole, docente di ecclesiologia alla facoltà teologica di Torino); «…Fino agli estremi confini: impariamo dalle prime comunità cristiane» (don Alfredo Micalusi dell’AC del Lazio); «Da dove si comincia? Come si continua? Riflessioni e indicazioni di lavoro e di metodo» (Pina De Simone, presidente diocesano AC di Nola)».

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