mercoledì, settembre 29, 2010
E’ arrivato nelle sale cinematografiche il film Fratelli in erba di e con Tim Blake Nelson, che ha riservato per sé il ruolo di miglior amico di uno dei due gemelli protagonisti e che, alla fine, sarà determinante anche per la vita del secondo fratello.

di Elena Sidoni

Edward Norton è due volte interprete principale nella parte dei due gemelli, nella versione in lingua originale, i fratelli si distinguono solo grazie al look e alla parlata differente: l’inglese accademico del professore e il “dialetto” dell’Oklahoma per il coltivatore. Ma nella trama, ogni personaggio è fortemente caratterizzato e, la caratura degli attori, fa sì che, in realtà, non ci siano ruoli minori.
Il titolo italiano cerca in modo poco felice di ricalcare l’ambiguità dell’intreccio. Quello originale Leaves of grass (Foglie d’erba) richiama una raccolta di poesie di Walt Whitman. L’erba unisce i gemelli dall’inizio della loro vita quando i genitori ne erano consumatori, ne determina l’allontanamento nelle diverse scelte di vita: la razionalità dell’uno che esorcizza le paure con la ricerca filosofica del senso della vita e della felicità; l’istinto creativo dell’altro che coltiva scientificamente la droga per renderla perfetto paradiso artificiale. In erba può significare anche giovani, all’inizio della ricerca, del cammino, la loro vita non è ancora così definita, si incontrano filosofia e droga, poesia e violenza, vecchio e nuovo.
Non è facile definire il genere del film, forse, commedia nera in cui l’assurdità delle situazioni genera il riso, ma, di colpo, l’epilogo brutale, lascia l’amaro in bocca, per la sua gratuità e mancanza di senso. Nella vita tutto può accadere, sia una soluzione, che quella diametralmente opposta, hanno la stessa valenza. L’ambiguità di genere richiama alla mente la cinematografia dei fratelli Coen.
Susan Sarandon interpreta Daisy, la madre dei protagonisti che, ancora giovane, vive in una casa per anziani dove è più giovane di chiunque di almeno dodici anni. Questo pur di fuggire la deludente realtà.
Janet (Keri Russel), che suscita l’amore di uno dei fratelli, ha cercato rifugio dalla frenesia delle grandi città nella lenta vita di provincia, per ritrovare il ritmo della poesia.
Il cattivo Pug Rothbaum, ha il volto simpatico di Richard Dreyfuss, che si anima di tagliente ferocia, quando appare il vero io di un sedicente benefattore della sinagoga locale, in realtà spacciatore di narcotici su grande scala.
Josh Pais è un ortodontista, incontro occasionale di uno dei fratelli in viaggio in aereo, che gioca un ruolo essenziale nello sviluppo imprevisto della trama.
Last but not least la figura del poliziotto locale è affidato a Pruitt Taylor Vince, narratore della storia di Novecento nel film di Giuseppe Tornatore, La leggenda del pianista sull’oceano.


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