mercoledì, giugno 23, 2010
Oggi l'agenzia della televisione ufficiale iraniana Irib annuncia che i pasdaran, i temuti e potentissimi guardiani della rivoluzione islamica dell'Iran, dicono di essere sicuri di quel che avevano già annunciato precedentemente: «Siamo in grado di contenere la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico».

GreenReport - Il brigadiere generale Rostam Qasemi, uno dei comandanti dei guardiani della rivoluzione islamica, che gli Usa considerano un'organizzazione terroristica, è apparso sulla rete satellitare PressTv ed ha spiegato che «Gli esperti del centro specialistico Khatam al-Anbiya (Ultimo dei profeti) dei Pasdaran hanno contenuto in passato fuoriuscite di petrolio completamente simili a quelle del Golfo del Messico in Kuwait e che ciò dimostra che sono in grado di risolvere il dramma ambientale nell'Atlantico. Se Stati Uniti e Gran Bretagna credono di non poter contenere la fuoriuscita possono chiedere ufficialmente la nostra assistenza perché è un lavoro che possiamo portare a termine».

Sarà difficile che l'amministrazione Obama, che fino ad ora ha respinto tutti gli aiuti stranieri (compreso quello della soluzione "nucleare" e dell'invio dei mini-sottomarini di profondità utilizzati nel Baikal dai russi) per far fronte all'ecocidio accetti di ospitare in mezzo al Golfo del Messico i pasdaran iraniani ed i loro barchini da combattimento che spesso "stuzzicano" in un altro Golfo, quello Persico o Arabo (a secondo della costa dalla quale lo si guarda) le petroliere e le navi da guerra statunitensi ed occidentali.

Solo ieri l'Irib aveva denunciato il fatto che 12 navi da guerra americane ed una corvetta israeliana «Hanno attraversato nei giorni scorsi il canale di Suez, facendo salire a tre le squadre navali d'attacco aereo operative nella zona del Golfo Persico, che si aggiungono alle forze aeree di stanza sull'isola di Diego Garcia. Un dispositivo pronto al bombardamento dell'Iran, dicono fonti vicine ad Israele». Teheran cita Asianews, che a sua volta si riferisce a quanto scritto a dal quotidiano egiziano Al-Quds-al-Arabi e dai quotidiani israeliani Jerusalem Post e Haaretz che ipotizzano il rischio di conflitto tra fine luglio ed i primi di agosto. L'Irib spiega che «Tra le navi da guerra transitate da Suez, ci sarebbe anche la portaerei Harry Truman, che finora stazionava nel Mediterraneo e secondo l'agenzia d'informazione israeliana Debka, in quelle acque sarebbero presenti anche tre sottomarini israeliani dotati di missili con testate nucleari».

Di fronte a questo dispiegamento di forze, quello dei pasdaran sembra l'ennesimo sberleffo, una specie di marameo alle inefficaci sanzioni dell'Onu e all'onnipotenza tecnologica occidentale che sta affogando nella melma petrolifera che arriva sulle coste Usa.

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