mercoledì, aprile 28, 2010
Dieci milioni di fedeli in Brasile hanno partecipato alla grande preghiera collettiva indetta dalla chiesa evangelica neo-pentecostale Igreja Universal do reino do Deus. Un'istituzione poderosa, che incassa milioni, arruola via web e minaccia il Vaticano.

di Stella Spinelli

PeaceReporter - "Mercoledì 21 aprile, ho visto una cosa incredibile a Rio, nella spiaggia di Botafogo. Prima d'ora mai avevo visto una folla simile, una marea di gente. Erano lì, sotto il sole a picco, per un evento di musica gospel, una preghiera comunitaria, organizzata dalla chiesa Universale do Reino de Deus, la più forte chiesa neopentecostale del Brasile. Gli evangelici. Da quando sono qui, solo a Capodanno sulla splendida spiaggia di Copacabana, forse, ho potuto vedere così tanta gente. C'erano più due milioni di persone su questo lembo di sabbia. La stima è quella ufficiale, poi ripresa dalla stampa. Il traffico era bloccato. Auto incolonnate. Un caos. E enormi autobus turistici fermi in ogni via dei dintorni. Incastrati. Ma soprattutto persone, un via vai indescrivibile. Molti erano del Minas Gerais o provenienti da tanti altri stati anche lontani del Brasile più remoto, ma tanti erano carioca. Dai cartelli, dagli striscioni ho dedotto che molte fossero le vittime delle tracimazioni causate dalle alluvioni del 5 aprile. Ad accomunarli una sola condizione: la povertà e la cieca fede. Pastori che gridavano contro la fame, senza-casa di ogni dove con manifesti enormi inneggianti a Dio, alluvionati di Niteròi in estasi. Non credevo ai miei occhi. E soprattutto non potevo credere che questa gente stesse lì accalcata non per ricevere denaro e aiuto, ma per darlo denaro, per offrire denaro a quella chiesa. Ma come, invece di ricevere, di aiutare, questa chiesa prende? Non smetteva di martellarmi in testa questa domanda. Incredibile. Chiedere i soldi ai poveri. Per tornare a casa mi sono fatta 4 ore di viaggio. Abito a Grajau. Mi sono sentita schiacciata dalla pena. Ero partita in cerca di qualche ora di pace, per starmene ferma lì, con il sole in faccia e ritrovare le energie. Invece cosa trovo questa volta? Solo tristezza. E intanto per le strade di Rio i mendicanti senza tetto crescono in maniera esponenziale. Sono sempre di più. E fra loro sempre più bambini. Tanti bambini. Troppi. Che ingiustizia".

Giovanna Binotto, volontaria italiana da anni in Brasile, responsabile della Casa di accoglienza Maria Stoppiglia dell'associazione Macondo di Rio, ci descrive così "O Dia D", il giorno della decisione, la grande adunata promossa dalla più potente chiesa evangelica brasiliana: la Igreja universal do reino de Deus.
Fondata da Edir Macedo, figura carismatica che domina tuttora, viene da molti classificata fra le `chiese neo-pentecostali aberranti`, a causa dell'attaccamento al lato economico. Non è un segreto, infatti, che ogni adepto debba versare alla Chiesa parte dello stipendio, la decima, da pagare in base a quanto si desidererebbe guadagnare. Il risultato sono somme da capogiro che spesso sembrano finire in acquisti di canali televisivi, stazioni radiofoniche e giornali, una vera e propria task force meditica che sta conquistando i cuori e le menti di milioni di brasiliani a ritmo di musica e preghiere. Alla Chiesa di Macedo fanno capo la terza rete televisiva nazionale, un'altra ventina di emittenti Tv, quasi 80 stazioni radio, due quotidiani, una banca, due imprese di grafica, un'agenzia di turismo, un'immobiliaria, un'impresa di assicurazioni mediche, una compagnia di areotaxi, e quattro società per azioni a loro volta proprietarie di altre aziende.

"Volevo essere fra i primi ad arrivare". Il sole non era, infatti, ancora comparso all'orizzonte quando Almiracema de Jesus Costa, 65 anni, ha preso posto sotto l'imponente palco allestito nella spiaggia scelta per il grande evento. Da lì, i carismatici uomini e donne di fede avrebbero ben presto cantato e pregato, incitato e condotto la folla nella mega orazione collettiva, con collegamenti in contemporanea con tutti e 26 gli stati brasiliani, più il distretto federale. Dieci milioni in totale i fedeli accorsi in tutto il paese. L'intento della riunione: risolvere i tanti problemi dei poveri. Come? Chiedendo un miracolo al Signore, attraverso l'intercessione della onnipotente chiesa del vescovo Macedo, in cambio di un piccolo contributo finanziario. E come se no? Un mare di fede per scacciare i problemi considerati senza soluzione. Ad aprire l'evento, la preghiera per la salute. Lì, il clou: la telefonata di una nonna che aveva da poco assistito alla nipotina miracolosamente guarita. Delirio. Applausi. Commozione. Poi è la volta di Juliana Cristina, 15 anni, cieca a un occhio e guarita da una preghiera neo-pentecostale. E come lei, nella moltitudine di Botafogo, tanti pronti a giurare, a testimoniare di miracoli piovuti dal cielo.

Poi tocca a Rio de Janeiro, devastata da alluvioni e tracimazioni che hanno fatto morti e migliaia di senza tetto. Per questa gente non aiuti in denaro, non progetti di ricostruzione, di bonifica. Bensì, preghiere, preghiere a più non posso. E la gente che canta, alza gli occhi al cielo, piange.

Eccolo il potere di questa istituzione religiosa. Fondata nel 1977, sta riuscendo a scalzare il cattolicesimo nel paese più cattolico del mondo. "Non è molto comune che una sola chiesa riesca a realizzare un evento di tale portata. Il numero dei fedeli accorsi mostra a chiare lettere la forza di questa isituzione", ha dichiarato il teologo Rubens Teixeira. E se si aggiunge che Macedo, il vescovo-anima della Chiesa universale del regno di Dio, è l'uomo di chiesa più popolare del Brasile, scavalcando personaggi carismatici e di spessore del mondo cattolico, il quadro è completo. La loro arma è la comunicazione in forme moderne e sempre nuove, a cominciare dalla musica per finire alla rete, con blog e siti all'avanguardia. Si focalizza sulle guarigioni e le invocazioni contro il demonio, aborra lo sciopero e i tatuaggi, perché forme di ribellione, condanna il carnevale e dice no alla capoeria perché "il Signore Dio deve essere al primo posto in tutti gli aspetti della vita". Ma soprattutto chiede soldi, impone decime, le pretende. Eppure, ormai vanta milioni di seguaci in 46 paesi del mondo, da cui nemmeno l'Italia è esclusa. E a sostenerla ci sono soldi e interessi, legati alle varie chiese evangeliche che fanno tutte capo agli Stati Uniti. Misteri della fede.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa