di Monica Cardarelli

Il 27 novembre è stata inaugurata nelle Gallerie del Palazzo Vescovile, sede del Museo Diocesano di Padova, in Piazza Duomo, la Quinta Rassegna internazionale di illustrazione che resterà aperta fino all’11 aprile 2010. Il tema di questa edizione è la terra. Dopo una prima edizione su “I colori del sacro”, la Rassegna ha affrontato temi quali “La creazione”, “Acqua”, “Dal fuoco alla luce”ed ora la scelta è caduta sulla Terra: “La Terra, con i suoi tre regni, minerale, vegetale e animale, è considerata da molte tradizioni il più sacro e divino tra gli elementi. È materna e nutriente, ma al tempo stesso concreta, solida e potente. È la sostanza universale, la Grande Madre, in quanto genera tutte le forme viventi: essa racchiude in sé le caratteristiche di grembo accogliente, che riceve la vita e la alimenta, e da sempre l’uomo la adora in quanto in essa si manifesta l’Assoluto, prende forma il Divino. Molteplici le valenze religiose che i popoli le hanno attribuito, innumerevoli i riti a lei dedicati e tramandati nei secoli, eterni i sogni di conquista che gli uomini hanno riversato su di lei, in quanto terra da dominare, da possedere, da sfruttare.
Traendo ispirazione da questi temi illustratori di tutto il mondo, appartenenti a culture diverse, ciascuno con la propria sensibilità e la propria arte, propongono un’eccezionale galleria di immagini dedicate alla Terra, cogliendone gli aspetti poetici ed evocativi, e richiamando ad ognuno il compito di custodirla e di preservarne la ricchezza.” così si legge nella presentazione dell’iniziativa alla pagina www.icoloridelsacro.org.
L’idea nasce dalla ricerca del modo di parlare del sacro ai bambini. Infatti: “È da questa domanda che nasce l’idea di una mostra di illustrazione per l’infanzia, con l'obiettivo ambizioso di raccontare il sacro tramite il segno e il colore. L'immagine svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione di messaggi e di concetti. Ed è soprattutto l'ambiente dell'infanzia a essere legato alla rappresentazione figurativa: prima di leggere si impara a guardare, per ascoltare è importante vedere ed è attraverso gli occhi che passa la maggior parte delle informazioni che poi resteranno patrimonio consolidato per la vita intera. Anche per questo l’arte figurativa per l’infanzia negli anni si è arricchita di artisti che hanno saputo fondere semplicità stilistica e profondità, trasportando nell’elementare raffigurazione per bambini una tecnica e una sapienza degne delle più alte forme di espressione artistica.”
Il progetto è nato nel 2001 su iniziativa del Museo Diocesano di Padova e del Messaggero di Sant’Antonio. Ponendo particolare attenzione all’aspetto interculturale e interreligioso, la Rassegna “Terra!” prevede un programma ricco di iniziative quali spettacoli teatrali; performance e installazioni video; letture animate e tavole rotonde.
“Terra, semplicemente terra quella che noi calpestiamo. Ma la terra è qui, sotto i nostri piedi, e ancora non l’abbiamo conosciuta. In tutti questi anni l’abbiamo trascurata e bistrattata, spremuta. Da lei abbiamo preso tutto quello che generosamente metteva a disposizione senza calcolarne le conseguenze.” si legge nel depliant illustrativo della mostra ed ancora: “Nella Bibbia a cui si ispirano le tre grandi tradizioni religiose, ebraismo, cristianesimo e islamismo, la Terra è creata da Dio ed è affidata all’uomo, perché la abiti, la custodisca e vi lavori per contribuire con responsabilità all’opera creatrice. Anche la Terra dunque è ricca di segni che attestano la presenza di Dio, seguendo i quali l’uomo può renderla abitabile e abbellirla.”
La Rassegna, oltre ad essere piacevole da visitare è un’iniziativa estremamente utile per il bene di tutta l’umanità. Infatti, è proprio a cominciare dai bambini che si può e si deve ‘educare’ alla salvaguardia del creato, trasmettere un messaggio di conoscenza, di rispetto reciproco e nei confronti di ciò che Dio ha affidato alle nostre generazioni e a quelle future.
Proprio in questi giorni si sta svolgendo il vertice di Copenhagen tra commenti e polemiche. Una cosa è certa: non possiamo più perdere tempo e non si può stare a guardare. “Il ruolo dei giornalisti è fondamentale per far crescere una consapevolezza seria nell’opinione pubblica mondiale, che possa influenzare le decisioni politiche sull’ambiente.” ha affermato Rajendra Pachauri, Premio Nobel per la Pace il 3 dicembre a Bruxelles, in occasione della consegna da parte del Presidente di Greenaccord, Gian Paolo Marchetti, dell’appello dei partecipanti al VII Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura.
Importante e fondamentale, direi, il ruolo che ciascuno di noi può svolgere nella propria vita anche solo adottando stili di vita diversi. Altrettanto importante la trasmissione ai bambini e ai giovani di una cultura attenta alla vita, in ogni sua forma, di un’educazione propria di chi si sente creatura nel creato e può ancora chiamare la Terra come Madre.
“Buongiorno a te Alma Mater, svegliati stella mia, dei cieli Anima mundi. Primo respiro. Madre Terra madre stella, vittima antica di ogni guerra, Bella Madre addolorata rispondi al grido della follia da questa notte. Madre Terra sognerò solo pace, alba e sole Anima mundi. Segno di Dio. Madre Terra pura stella inonda oblio per ogni vita Bella Madre addolorata rispondi al grido della follia e perdonaci tutti gli errori e perdonaci. Madre Terra ora brilla alza il tuo grido, la tua preghiera Bella Madre addolorata Madre infinita. Buongiorno a te Madre Terra.” (Testo di L. Marinelli, Kaballà, cantata da I Tazenda e Francesco Renga. Traduzione dal sardo)
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