venerdì, dicembre 11, 2009
Dal 2010, oltre la metà dei 111 milioni di messicani vivranno in condizioni di povertà e un quarto in povertà estrema, secondo le proiezioni della segreteria per lo Sviluppo sociale (Sedesol) che riportano di fatto indietro il paese al 1995.

Agenzia Misna - In dati concreti, si legge sulla stampa nazionale, 57 milioni e 195.000 persone – sei milioni e mezzo in più rispetto a oggi - non avranno risorse sufficienti per accedere al servizio sanitario, all’istruzione, alla casa e ai trasporti e 26 milioni e 300.000 neanche riusciranno ad acquistare il necessario per la loro sussistenza. I dati sono stati consegnati dalla Sedesol alla Camera dei Deputati per giustificare, nella manovra economica per il 2010, un aumento delle risorse da destinare alla costruzione di case popolari. Per il nuovo responsabile della Sedesol, Heriberto Félix Guerra, la sfida è più che mai urgente: intervistato poco dopo la nomina, Guerra ha indicato nell’assegnazione di sussidi nelle aree urbane attraverso le casse di risparmio popolari una delle sue ‘ricette’ per far fronte alla crisi.

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