martedì, dicembre 08, 2009
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 342

RadioVaticana - È di 112 morti e 500 feriti il pesantissimo bilancio ancora provvisorio di cinque autobombe fatte esplodere a Baghdad. Si tratta di uno dei più sanguinosi attacchi dalla caduta del regime di Saddam nel 2003, portato a termine all’indomani dell’approvazione della nuova legge elettorale e nel giorno in cui il presidente Talabani ha annunciato la data delle elezioni politiche. Il servizio di Marco Guerra:
Cinque auto bomba esplose in rapida successione colpiscono altrettanti obiettivi Baghdad. La dinamica e il bilancio dell’attacco sono gli stessi delle altre carneficine che hanno scosso il cuore della capitale irachena negli ultimi anni. Nel mirino della prima esplosione il quartiere Dora. Poi, nell'arco di pochi minuti, sono avvenute le altre: un'autobomba è esplosa davanti al ministero degli interni; un'altra nei pressi di un ufficio giudiziario, un'altra ancora nei pressi della storica università al Mustansiriya. Infine, la quinta esplosione nel distretto commerciale di piazza al Rusafi. La giornata più sanguinosa degli ultimi tempi arriva non caso a poco più di 24 ore dall’accordo faticosamente raggiunto in Parlamento sulla legge che dovrà essere applicata per le elezioni legislative, fissate per il 6 marzo proprio oggi dal presidente Talabani. La scena politica vede infatti ancora una volta lo scontro tra la maggioranza sciita e la minoranza sunnita impegnata ad emendare la legge elettorale. Dal canto loro le autorità militari statunitensi avevano ammonito sulla possibilità di una nuova ondata di attentati con l'approssimarsi dell'appuntamento con le urne.

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