venerdì, novembre 27, 2009
del nostro collaboratore Carlo Mafera

“Era alla guida di una pala meccanica quando è stato travolto da un grosso masso che ha schiacciato la cabina di guida. E’ morto così, ieri mattina, un operaio di 21 anni, a Cicala, in provincia di Catanzaro. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, ma per il giovane non c’è stato niente da fare. La sala operativa aveva anche fatto alzare in volo un elicottero di soccorso, ma il mezzo è rientrato prima ancora di raggiungere il posto, dal momento che l’operaio aveva già perso la vita. La procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un fascicolo contro ignoti per accertare le cause dell’incidente.” Ho scelto un episodio a caso per mettere in evidenza una strage che annualmente si verifica nella nostra penisola. Per non andare troppo lontano nel tempo ed esaminare dati già consolidati che comprovano tale strage, è significativo mettere in evidenza un comunicato stampa dello IAS, l’Istituto degli Affari Sociali.

“Il mese scorso - afferma il comunicato - in soli due giorni sono morte sei persone durante lo svolgimento del loro lavoro e ciò ha riportato l'attenzione sulle cosiddette "morti bianche". Il 28 aprile 2007 l'INAIL ha reso ufficialmente note le ultime stime: rispetto al 2005, nel 2006 le morti sul lavoro sono aumentate dello 0,56%. I decessi sono stati 1.280, di cui 1.115 nel settore dell'industria e dei servizi, 114 nell'agricoltura e 11 nel settore dei dipendenti statali. Sono aumentati anche gli infortuni mortali tra le donne, passati da 88 nel 2005 a 103 nel 2006 ed è aumentata la percentuale degli infortuni occorsi a stranieri (del 14,2% quelli mortali e del 25,2% quelli non mortali). Complessivamente si infortunano sul lavoro 1 milione di persone l'anno, di cui 30 mila rimangono invalide. Per far fronte a questa drammatica situazione, il 13 aprile 2007 il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge delega sul Testo Unico sulla Sicurezza, che aggiorna e modifica l'attuale normativa in materia di sicurezza sul lavoro.”

Il provvedimento ha introdotto novità finalizzate a colmare le lacune esistenti. Fra queste la più rilevante riguarda la lotta al lavoro sommerso e irregolare, tra le prime cause degli incidenti e degli infortuni. Oltre al lavoro subordinato, sono previste tutele per il lavoro flessibile ed autonomo, prestando particolare attenzione ad alcune categorie di lavoratori come i giovani, gli extracomunitari e i lavoratori con contratti interinali. Il Testo Unico, inoltre, prevede un sistema di premi per le imprese più meritevoli che sapranno ridurre in modo considerevole gli infortuni nelle proprie attività e che dimostreranno di implementare la sicurezza al loro interno."Accanto alle morti bianche esistono centinaia di migliaia di 'morti grigie'-ricorda il Presidente dell'IIMS, l’Istituto Italiano di Medicina Sociale, Guidi. "Così come è giusto continuare a denunciare le morti sul lavoro è però necessario ricordare che, accanto a questa guerra quotidiana che miete 3 o 4 persone al giorno, vi sono centinaia di migliaia di persone che per coma, infortuni, amputazioni, disagi psichici, subiscono una morte a rate. Si intervistano vedove, ma non le famiglie distrutte da un handicap che non finirà mai. In questa società complessa non c'è solo la pressa o l'impalcatura che crolla, ma l'intossicazione, la radioattività, la telematica, che producono danni irreversibili alla persona, ma anche a chi nascerà. L'IIMS, che da anni si occupa di questo settore, propone un tavolo con i Ministri competenti, Lavoro, Salute e, soprattutto Interni, assieme ai sindacati, per concertare non azioni eclatanti ma, accanto all'auspicato Testo Unico, un'azione di informazione, formazione e controllo che eviti non solo le morti bianche ma anche le morti grigie". "Uno steward del lavoro in ogni cantiere". Questa è la proposta, provocatoria, di Giovanni Maria Pirone, per ridurre il numero delle vittime. "La mortalità nei luoghi di lavoro -ricorda il Direttore Generale- è spesso legata alla scarsa informazione dei lavoratori, aggravata dal fatto che in alcuni settori, come l'edilizia, si fa ricorso a forza lavoro composta da stranieri, che molto spesso non conoscono la nostra lingua, né i segnali di pericolo. Parliamo addirittura del 60% della forza lavoro in questo settore, con enormi sacche di lavoro nero. L'informazione deve essere dunque più chiara ed arrivare al singolo lavoratore: come su un aereo lo steward spiega le norme di sicurezza, così all'ingresso del cantiere uno steward del lavoro dovrebbe informare e vegliare sull'impiego di dispositivi di sicurezza individuale, come caschi, imbracature, ecc.; una nuova figura professionale che, in tutte le unità produttive a rischio, dia ai lavoratori indicazioni sull'utilizzo delle protezioni, fornisca una descrizione semplificata delle mansioni lavorative in sicurezza, verifichi a garantisca l'impiego dei dispositivi di protezione". Mi piace concludere con una testimonianza di un autore di poesie (ex operaio) Tommaso Di Ciaula, nel suo libro “Allevando memorie di terra e sangue” che ha affrontato questo tema particolare in due componimenti.

"AL BRAVO OPERAIO"

Oggi i capi/ quelli della direzione/ Quelli degli uffici/ Si fermano da lui./ Guardano la sua maestria/ D’amico del metallo (Il metallo si slancia/ Sibilando/ Rosso e nero/ Rabbioso e fumante)./ Per quelli della direzione/ Oggi vali tanto./ Anche una pacca/ Sulle spalle/ O una sigaretta/ Di quelle/ Che non puoi fumare tu./ Domani quando lo uccideranno/ Lo cambieranno,/ Con qualche altro/ Dal volto triste/ Le spalle stanche/ La tuta blu.”

La speranza di tutti noi cittadini italiani è che questi tragici eventi non succedano mai più o almeno succedano raramente.

Sono presenti 3 commenti

sergio ha detto...

...su questa terribile realtà ne ho parlato già ....mezzo secolo fa, con un libro di poesie "CHIODI e ROSE"(poesie ispirate al "drago officina...."),e poi:
33 anni con "Tuta Blu" romanzo autobiografico pubblicato dal grande Feltrinelli!
Tradotto in mezzo mondo,e ridotto a film con regia e produzione tedesca, e ben 9
(nove )riduzioni teatrali in Francia,Germania,Belgio...
E in Italia?
L'Italia è speciale!
Quando uscì, "Tuta Blu", tutti,dico TUTTI i giornali ne parlarono e anche a doppio!E quando è ritornato nelle librerie it. nel 2002 a cura di un'editore veneto da 40 anni a Frankfurt(Giuseppe ZAMBON),ne ha parlato solo un(1) giornale!ECCO COME SIAMO CAMBIATI!
In peggio?!
Dopo un silenzio di oltre 30 anni,sono contento che vi sete ricordati di me:
anziano,abbandonato,seriamente malato....
Che dio mi aiuti!

Ciao.

tommaso di ciaula

Fabio Gioffrè ha detto...

Gentile Sig. Ciaula, la ringrazio per il suo commento. Sarei lieto di poterla contattare, trova la mia email su "contattaci".

saluti
Fabio Gioffrè

sergio ha detto...

Gentile Fabio GIOFFRE,


vi ho cercato nel vostro sito internet,ma non ci ho capito nulla!
Sono piuttosto asino con il pc
La mia e-mail:
tuta_blu@alice.it

un caro saluto.

tommaso di ciaula

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