sabato, agosto 01, 2009
Benedetto XVI ha ridotto allo stato laicale fra' Tomislav Vlasic, il francescano noto soprattutto per i legami con quelli che nel linguaggio ufficiale della Curia romana vengono definiti i «fenomeni di Medjugorje».

Avvenire - Il provvedimento è stato reso pubblico via internet dove è stato messa in rete la fotocopia della lettera con cui il ministro generale dei Frati Minori, padre José Rodriguez Carballo, ha informato del provvedimento pontificio i provinciali di BosniaErzegovina, Croazia e Italia. Nella missiva, che porta la data del 10 marzo 2009, padre Rodriguez ha scritto che il Papa ha concesso a Vlasic, che l'aveva richiesta, «la grazia della riduzione allo stato laicale e la dimissione dall'Ordine» francescano. E ha aggiunto che il Pontefice, motu proprio - cioè senza che ci fosse una richiesta -,ha concesso allo stesso Vlasic «la remissione della censura incorsa, nonché la grazia della dispensa dai voti religiosi e da tutti gli oneri connessi con la sacra ordinazione, incluso il celibato». Nella lettera il ministro generale aveva prima spiegato che Vlasic, in quanto «responsabile di condotte lesive della comunione ecclesiale sia in ambito dottrinale che disciplinare», era appunto «incorso nella censura dell'interdetto», che ora però viene rimossa.

Questi provvedimenti del Papa nei confronti dell'ormai ex frate non sono senza condi- zioni. Al «signor Tomislav Vlasic» infatti vengono «imposti» come «salutare precetto penale » e «sotto la pena della scomunica da dichiararsi dalla Santa Sede» tre «precetti». Il primo riguarda la proibizione assoluta di esercitare qualsiasi forma di apostolato, nonché di acquistare ed amministrare beni destinati ad opere pie (nella lettera si specifica che Vlasic non potrà, ad esempio, occuparsi della promozione del culto pubblico e privato, dell'insegnamento della dottrina cristiana, della direzione spirituale, né partecipare ad associazioni di fedeli).

Il secondo «precetto» consiste nel divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni in materia religiosa, specialmente riguardo ai «fenomeni di Medjugorje». Il terzo riguarda la proibizione assoluta di abitare nelle case dell'Ordine dei Frati Minori. Ed è per far rispettare «in modo particolare» quest'ultima disposizione che il ministro generale ha inviato questa lettera del 10 marzo ai suddetti provinciali, i quali a loro volta l'hanno rigirata a tutte le case dell'ordine. La lettera così ha avuto una certa diffusione, il che forse ha fatto in modo che arrivasse anche al circuito mediatico.

Il provvedimento, ovviamente, non è un giudizio sui «fenomeni di Medjugorje», ma sui comportamenti personali di Vlasic soprattutto in quanto fondatore dell'associazione 'Kraljice Mira', e non per il suo ruolo riguardo quanto accaduto nel piccolo centro dell'Erzegovina.
Nella lettera di padre Rodriguez si addebitano a Vlasic «condotte lesive della comunione ecclesiale sia in ambito dottrinale che disciplinare », ma non si scende in particolari.

Lo scorso anno però, la diocesi Mostar-Duvno - contraddistinta storicamente da una secolare e ancora non pienamente risolta rivalità tra clero secolare e francescani, anche a prescindere da Medjugorje - aveva emesso un comunicato in cui, per spiegare lo status canonico di Vlasic, si citavano ampi stralci di una lettera dell'arcivescovo Angelo Amato, all'epoca segretario della Congregazione per la dottrina della fede. In quest'ultima lettera, datata 30 maggio 2008, Amato spiegava che «nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo dicastero sta trattando il caso» di Vlasic e che con decreto del 25 gennaio precedente gli aveva imposto «severe misure cautelari e disciplinari».

In pratica Vlasic era stato segnalato alla Congregazione «per divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum (contro il sesto comandamento ndr.)». E la stessa Congregazione in base a queste accuse aveva decretato cinque sanzioni, con la minaccia di interdetto in caso di mancata accettazione. Ma Vlasic però si è rifiutato e così l'interdetto è scattato automaticamente. A questo punto avrebbe dovuto essere sottoposto ad un processo penale canonico che avrebbe verificato le pesanti accuse che gli erano state rivolte. Chiedendo la riduzione allo stato laicale, ha evitato il processo. Ma non le polemiche.

Il provvedimento su Vlasic, è bene ribadirlo, non riguarda i 'fenomeni di Medjugorje', le 'apparizioni' mariane che dal 1981 si manifesterebbero a sei 'veggenti' del borgo erzegovinese, sui quali ancora non c'è un giudizio definitivo della Chiesa. Veggenti di cui Vlasic è stato inizialmente «assistente spirituale».

Rodriguez Carballo: ecco le disposizioni pontificie
Vlasic dovrà astenersi da ogni forma di apostolato, da qualsiasi dichiarazione in materia religiosa, non potrà abitare in nessuna casa dei Frati Minori
Pubblichiamo la lettera che padre José Rodriguez Carballo, ministro generale dei Frati minori, ha inviato - in data 10 marzo 2009 - ai provinciali di Bosnia-Erzegovina, Croazia e Italia, per annunciare la riduzione allo stato laicale dell'(ex) frate Tomislav Vlasic.

Carissimo fratello ministro, il Santo Padre, accogliendo la richiesta di frate Tomislav Vlasic, Ofm, membro della minoritica Provincia di San Bernardino da Siena (L'Aquila), responsabile di condotte lesive della comunione ecclesiale sia in ambito dottrinale che disciplinare ed incorso nella censura dell'interdetto, gli ha concesso la grazia della riduzione allo stato laicale ( amissio status clericalis) e la dimissione dall'Ordine. Inoltre, il Santo Padre ha concesso all'oratore, motu proprio , la remissione della censura incorsa, nonché la grazia della dispensa dai voti religiosi e da tutti gli oneri connessi con la sacra ordinazione, incluso il celibato.

Come salutare precetto penale - sotto pena di scomunica da dichiararsi dalla Santa Sede, ed in caso di necessità anche senza previa ammonizione canonica - al signor Tomislav Vlasic vengono imposti i precetti sotto elencati: a) Interdizione assoluta di esercitare qualsiasi forma di apostolato (per esempio promozione del culto pubblico o privato, insegnamento della dottrina cristiana, direzione spirituale, partecipazione ad associazioni di fedeli, ecc.), nonché di acquistare ed amministrare beni destinati ad opere pie; b) Divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni in materia religiosa, specialmente riguardo ai 'fenomeni di Medjugorje'. c) Proibizione assoluta di abitare nelle case dell'Ordine dei Frati Minori.

Circa l'esecuzione delle gravi disposizioni prese dalla Santa Sede nei confronti del signor Tomislav Vlasic, la stessa Sede Apostolica chiama direttamente in causa i superiori dell'Ordine. Pertanto, mi rivolgo a te, perché vigili, ed avverta opportunamente i guardiani e i responsabili delle case filiali, sul pieno rispetto, da parte di Tomislav Vlasic, delle disposizioni pontificie che lo riguardano, in modo particolare di quella relativa alla proibizione di abitare nelle case comunque appartenenti all'Ordine dei Frati Minori, sotto pena di rimozione dall'ufficio.
Padre José Rodriguez Carballo ministro generale dei Frati Minori


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