Il cambiamento climatico e' una "crisi silenziosa" che sta distruggendo il mondo provocando circa 300mila morti l'anno e coinvolgendo circa 300 milioni di persone
PeaceReporter - L'allarme arriva oggi dalla think tank dell'Onu, Global Humanitarian Forum che, nel suo ultimo rapporto, denuncia che, entro il 2030, le vittime dell'effetto serra potrebbero addirittura quasi raddoppiare arrivando a oltre 500mila. "Si tratta - ha detto il segretario generale dell'Onu Kofi Annan presentando il rapporto - della più grande sfida di emergenza umanitaria dei nostri tempi che causa sofferenza a centinaia di milioni di persone". Annan si è augurato che sarà questo il compito più importante per i capi di stato e di governo che si incontreranno a dicembre a Copenhangen: quello di "mostrare la volontà politica per un accordo ambizioso che affronti il problema ". Il prezzo che si paghera' altrimenti, ha proseguito Annan, e' quello della fame e della malattia su scala mondiale". Delle 300mila vite perse ogni anno, spiega il rapporto, nove su dieci sono legate al "degrado ambientale". Anche le morti per inedia, oppure per malattie come la diarrea o la malaria, sono spesso una conseguenza di disastri correlati al cambiamento climatico. La maggior parte delle vittime, pari al 99%, sono nei paesi in via di sviluppo che hanno contribuito - spiega lo studio - solo per l'1 percento alle emissioni di ossido di carbonio. Circa 45 milioni dei 900 milioni di persone che soffrono la fame sono una conseguenza dell'effetto serra, una cifra destinata a raddoppiare in 20 anni. Una catastrofe globale che ha le sue conseguenze sull'economia: secondo lo studio infatti il costo dell'effetto serra e' di circa 125 miliardi di dollari l'anno, cifra che comunque non comprende "i costi della salute, dell'emergenza acqua e di altri shock". Il rapporto Onu esce a una settimana dal vertice di Bonn che dovra' raggiungere un accordo sul cambiamento climatico da portare sul tavolo di Copenhangen "Il mondo e' a un bivio - ha detto Kofi Annan -. Non possiamo ancora ignorare l'impatto dell'effetto serra sugli uomini e questo e' quindi un richiamo ai negoziatori per riuscire a raggiungere l'accordo piu' ambizioso possibile".
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