dal nostro collboratore Padre Renato Zilio
Forse, Dio stesso, come per Abramo, ti invita misteriosamente e ti chiede di aprire porte e finestre della tua casa, del tuo Paese, di te stesso, per darti agli altri... e fare della tua vita un dono a tanti.
Sì, la vita di un giovane è fuoco. Un fuoco che brucia, che consuma, che fa meraviglie, che sorprende e incanta chi sta attorno per l’entusiasmo e per le tante, infinite energie. Ma potrebbe essere di più. Un fuoco, che riscalda e illumina, che indica una direzione, una presenza confortante che sa rendersi utile...
Forse, la tua vita potrebbe essere proprio questo. Hai conosciuto, probabilmente, una ragazza. Hai capito quanto è dolce un rapporto a due, in cui l’altro ti scopre e ti apprezza, ti ama e ti ripete con una fiducia e una gioia senza misura: Tu sei un tesoro per me! Hai, forse, vissuto l’ebbrezza dell’amore, di qualcuno che ti ha conquistato il cuore, il corpo e l’anima e ti ha fatto come toccare il paradiso. In due...
Ma, pensa. Se queste parole te le dicesse proprio Dio: «Tu sei unico per me, tu sei veramente prezioso ai miei occhi» (cfr. Is 43,4)?! E se ti chiedesse, in nome suo, di ripeterlo ad altri? A chi vive una vita di rifiuto, di emarginazione. A chi vive il dramma di essere sradicato dalla sua terra, dalla sua cultura, dalla sua storia o dalla stessa vita, come lo è un migrante, un rifugiato, un rifiutato dagli altri.
Sì, tu potresti essere segno dell’amore di Dio in mezzo a questo popolo. E sono milioni e milioni che si muovono, oggi, nel mondo, con nazionalità e culture le più differenti. Attendono un pastore, segno di presenza e di coraggio da parte di Dio. Attendono te.
Potrai, così, vivere con loro una virtù immensa: la compassione. Conoscerai e proverai la sofferenza che accompagna chi ha lasciato la propria terra, perché, come una giovane pianta, ne è stato sradicato dalla miseria, dal bisogno o dalla persecuzione. E cammina nelle nostre ricche società, ferito fino in fondo all’anima dall’ingiustizia, dal disprezzo o dalla esclusione.
Ma quanto sarebbe felice se sulla strada della propria sventura incontrasse te... come un buon samaritano, che si prende cura di lui. Potrebbe diventare questa la tua passione, la tua missione: accompagnare genti del Sud, dell’Est, del Mediterraneo o dell’Estremo Oriente nella loro instancabile ricerca di pane e di dignità. Potrai esserne un leader con loro e per loro e, in questo, mettere tutte le tue forze, la tua intelligenza e il tuo cuore, la tua creatività, il tuo senso di giustizia. In fondo, se vuoi essere grande, sii intero.
Condurrai, così, un popolo che ha fatto sua patria il mondo e sarà per loro come un nuovo cammino di Emmaus... Potrai riscaldare il loro cuore, rileggere insieme la loro storia fatta di sofferenza, di coraggio e di speranza immensa. Saprai accompagnare la loro ricerca, spezzare il pane della loro cultura e della loro avventura per condividerlo con coloro che li hanno accolti. Riuscirai a nutrirli in fondo di ciò che essi, sul posto, non hanno mai conosciuto e neppure immaginato...
Il cammino dei migranti, infatti, è vita e morte intrecciate fortemente fra di loro: un cammino pasquale che trasforma. Ma, così, imparerai tu stesso a spezzare la tua vita, le tue idee, la tua sensibilità per far vivere altri, ricordandoti che, per ogni discepolo del Signore, è perdendoti che ti ritroverai; è donandoti che vivrai.
Oggi, viviamo tutti in una società globalizzata. Dappertutto, ormai, uomini e culture lontanissimi, che forse un tempo si scontravano, convivono e si ritrovano insieme. Preparare gli animi e le mentalità all’incontro, conoscere e apprezzare culture, religioni, uomini tanto diversi, guarirli dalla diffidenza, dal disprezzo o dalla paura dell’altro: ecco un compito attualissimo, indispensabile, il tuo!
Insegnerai che cosa vuol dire accogliere. Cioè, quanto sono preziosi un uomo e una donna che provengono da orizzonti lontani e differenti, perché non faranno che arricchire la nostra stessa umanità. Costruirai insieme con loro quell’unità fatta della comunione delle nostre differenze, quella che esalta l’originalità portata da ognuno, in nome dello Spirito di Dio, che è sempre comunione delle diversità.
Farai, così, scoprire a tutti la terra promessa da Dio: la fratellanza universale e la solidarietà fra gli uomini. Ti lascio, giovane carissimo, questo invito: Fa’ della tua vita qualcosa di molto più grande di quello che avresti pensato. Avanza su acque profonde e non avere paura! Se sentirai la voce di Dio e quella di milioni di uomini che camminano... va’, cammina umilmente insieme con loro!
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.