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lunedì, febbraio 10, 2014

Nuovo video delle suore di Maaloula. Le "rapite" chiedono la liberazione di "tutti i detenuti" in Siria

Il video è stato diffuso da Al Jazeera. Questa volta le suore non parlano e vi è solo una voce fuori campo. Le religiose sono una merce di scambio: i ribelli vogliono la liberazione di tutti i detenuti in Siria. 

Damasco (AsiaNews) - Un nuovo video che mostra le religiose di Maaloula, la cittadina cristiana a 55 km a nord di Damasco, è stato diffuso ieri pomeriggio dalla televisione Al Jazeera con base in Qatar. Le suore era scomparse il 2 dicembre scorso dal monastero greco-ortodosso di santa Tecla e finora si sapeva che erano state trasportate a Yabroud, più a nord, da un gruppo di ribelli. Nel video le suore non parlano, ma una voce fuori campo afferma che "esse dicono di stare in buona salute , non sono state maltrattate e attendono di essere liberate per ritornare nel loro monastero"... (continua)
mercoledì, febbraio 05, 2014

La Libia annuncia: arsenale chimico distrutto

L'annuncio è stato fatto dal ministro degli Esteri che ha pubblicamente ringraziato Canada, Usa e Germania 

La Libia ha annunciato la distruzione della totalità del suo arsenale chimico ereditato dal regime di Gheddafi. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri libico, Mohammed Abdelaziz. "Questo non sarebbe stato possibile senza l'aiuto della comunità internazionale e senza il sostegno logistico e l'assistenza tecnica di Canada, Germania e Stati Uniti" ha detto Abdelaziz, in un comunicato. E aggiunge: "La Libia è divenuta totalmente priva di armi chimiche utilizzabili che potrebbero presentare una minaccia potenziale alla sicurezza"... (continua)
giovedì, gennaio 30, 2014

Il Cairo contro Al Jazeera: 20 giornalisti accusati di terrorismo

Processo contro i reporter accusati di sostenere i Fratelli Musulmani. Uno di loro è in sciopero della fame da 10 giorni. "Accuse assurde", risponde l'emittente qatariota.

NenaNews - Al Jazeera nel mirino delle autorità egiziane: ben 20 giornalisti dell'emittente qatariota sono sotto processo in Egitto accusati di far parte di un gruppo terroristico e di pubblicare immagini false di un Paese "in guerra civile", con l'obiettivo di far collassare il nuovo regime egiziano. La repressione interna da parte dell'esercito e del nuovo esecutivo ad interim si fa sempre più palese, andando a colpire non solo la Fratellanza Musulmana, dichiarata organizzazione terroristica e illegale. Azioni che spingono l'Egitto verso una crescente instabilità, in un clima di violenze... (continua)
lunedì, gennaio 27, 2014

Egitto: presidenziali anticipate, nel fine settimana oltre 50 morti

Elezioni presidenziali anticipate e da tenersi prima delle legislative: è l’annuncio formulato dal governo ad interim al termine di un fine settimana di scontri e violenze che hanno provocato una cinquantina di morti e trascinato il paese nuovamente sull’orlo del baratro.

Misna - Le elezioni del nuovo presidente della Repubblica saranno organizzate dunque prima delle legislative, contrariamente a quanto previsto dalla road-map comunicata dopo il golpe militare che ha destituito il presidente islamista Mohammed Morsi nel luglio scorso. Il presidente ad Interim Adly Mansour ha precisato, in un discorso trasmesso in diretta televisiva, che “la decisione è stata presa dopo colloqui con diversi partiti e esponenti delle varie compagini sociali”... (continua)
venerdì, gennaio 24, 2014

Tre bombe insanguinano il Cairo

Alla vigilia del terzo anniversario della rivoluzione, tre esplosioni hanno colpito la capitale: almeno cinque morti, decine i feriti. I Fratelli Musulmani in piazza.

NenaNews - Tre bombe hanno colpito oggi il centro della capitale egiziana, nell'arco di poche ore. La prima, un'autobomba, è esplosa vicino al quartier generale della polizia, provocando quattro morti e almeno 50 feriti. La seconda ha colpito un'altra zona centrale del Cairo, il distretto di Dokki, un morto e 15 feriti il bilancio attuale. La terza esplosione si è verificata pochi minuti fa, vicino alla stazione di polizia del quartiere di Talbeya a Giza, nella capitale. Per ora non ci sono notizie di vittime... (continua)
giovedì, gennaio 23, 2014

Iran, aumentano le esecuzioni: 40 impiccagioni in due settimane

Dall'inizio del 2014 in Iran sono avvenute 40 esecuzioni, di cui almeno 33 la sola scorsa settimana, ha affermato Amnesty International."Il picco nel numero di esecuzioni avvenute questo mese in Iran è allarmante.  

Amnesty - I tentativi delle autorità iraniane di modificare la loro immagine internazionale sono insignificanti se, allo stesso tempo, continuano ad aumentare le esecuzioni" - ha affermato Hassiba Hadj Sahraoui, vice direttrice del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. La pena di morte è una violazione del diritto alla vita di ogni persona ed è una punizione crudele, disumana e degradante. "Le autorità iraniane devono urgentemente fare passi avanti per l'abolizione della pena di morte che continua a mostrare di non avere un particolare effetto deterrente sui crimini" - ha affermato Hassiba Hadj Sahraoui... (continua)
venerdì, gennaio 17, 2014

Egitto: i militari festeggiano, la Fratellanza anche

Incerti i numeri dell'affluenza alle urne per il referendum costituzionale, il vero metro del successo dei militari e del governo ad interim. Gli islamisti annunciano nuovi raduni

NenaNews - Sulle note di "Siano benedette le vostre mani" migliaia di egiziani sostenitori dei militari e del colpo di stato del 3 luglio contro i Fratelli Musulmani, hanno festeggiato ieri la vittoria dei "si" nel referendum sulla Costituzione. Canti, balli, striscioni inneggianti alle Forze Armate. I risultati ufficiali si conosceranno solo domani ma i consensi, secondo le notizie che filtrano dalla commissione elettorale, potrebbero arrivare addirittura al 98%... (continua)
giovedì, gennaio 16, 2014

Egitto. Il referendum approva la nuova Costituzione

Referendum sulla Costituzione in Egitto.  

Radio Vaticana - Il fronte del “sì” avrebbe ottenuto il 98% dei consensi, l’affluenza si sarebbe attestata tra il 30 e il 50%. In due giorni di consultazioni e scontri tra Fratelli musulmani e Forza pubblica, 12 persone sono morte, un giovane cristiano è stato decapitato da gruppi islamisti. 444 gli oppositori arrestati. Il servizio di Massimiliano Menichetti: ascolta
L’Egitto attende l’esito del referendum sulla nuova Costituzione, che cambia quella approvata sotto il deposto presidente Morsi... (continua)
mercoledì, gennaio 15, 2014

Egitto, referendum sulla costituzione: secondo giorno di seggi aperti per il voto

Per il secondo giorno consecutivo gli elettori egiziani sono chiamati a votare al referendum per la nuova Costituzione, una tappa cruciale del percorso di transizione inaugurato dall’attuale governo, che si concluderà con elezioni parlamentari e presidenziali entro l’anno.

Misna - Ieri, alla chiusura delle urne, un bilancio diffuso dal ministero della Sanità riferiva di 11 morti e 28 feriti in tutto il paese, in seguito a scontri tra la polizia e i sostenitori dell’ex-presidente Mohammed Morsi, deposto con un colpo di stato militare lo scorso luglio. Gli episodi di violenza verificatisi nelle ultime ore testimoniano il clima di tensione nel paese che osserva con preoccupazione la crescente presa dei militari sulla scena politica, con il generale Abdel Fattah al Sissi, esponente di punta delle Forze armate, candidato in pectore al soglio presidenziale... (continua)
domenica, gennaio 05, 2014

Egitto, processo Morsi il 28 gennaio

Processati anche una settantina di membri di Hamas ed Hezbollah. Continua la dura repressione della giunta militare contro la Fratellanza e la sinistra.  

NenaNews - Il deposto Presidente egiziano, Mohammed Mursi, e altre 130 persone saranno processati il 28 gennaio per essere evasi di prigione durante la rivolta del 2011. Questo è quanto hanno rivelato fonti giudiziarie egiziane ieri. Una settantina degli accusati sono membri del movimento islamista palestinese Hamas e del gruppo sciita Hezbollah. Secondo l'accusa, la Fratellanza Musulmana, Hamas, Hezbollah insieme ad altri militanti avrebbero attaccato le prigioni e le stazioni di polizia nei primi giorni della rivolta contro Hosni Mubarak... (continua)
sabato, dicembre 28, 2013

Egitto: scontri tra manifestanti e polizia, tre morti

Proteste dei Fratelli Musulmani in risposta alla decisione del governo di inserire il movimento tra le organizzazioni terroristiche. Più di 250 arresti, rischiano l'ergastolo

NenaNews - Tre morti, decine di feriti tra i manifestanti e le forze dell'ordine e almeno 265 arresti tra i Fratelli Musulmani. E' il bilancio degli scontri avvenuti ieri in tutto l'Egitto al termine della preghiera del venerdì, dopo che il governo egiziano - insediatosi nel luglio scorso con un colpo di stato ai danni del presidente eletto Mohammed Morsi - ha dichiarato la Fratellanza "organizzazione terroristica". Le proteste, divenute ormai croniche nell'Egitto che fatica a uscire dalla transizione del post-Mubarak... (continua)
martedì, dicembre 24, 2013

Egitto: esplosioni a Mansura, governo: "E' un atto terrorista"

Sono per il momento 14 i morti e oltre un centinaio i feriti – ma il bilancio è ancora provvisorio – di una violenta esplosione avvenuta nelle prime ore di oggi di fronte a un commissariato della polizia a Mansura, 100 km a nord del Cairo.  

Misna - Fonti di agenzia internazionali parlano di un’autobomba; il quotidiano di Stato egiziano Ahram, nella sua edizione online, menziona l’ipotesi di due ordigni ad alto potenziale, di cui uno all’interno di un veicolo, deflagrati in contemporanea. Una terza bomba piazzata in un’altra macchina sarebbe stata localizzata e disattivata. La deflagrazione ha danneggiato altri edifici adiacenti, un teatro, una banca, e diversi veicoli; la maggior parte dei morti sono poliziotti, ma le vittime non sono state ancora tutte identificate... (continua)
martedì, dicembre 24, 2013

Egitto: i Fratelli Musulmani in carcere cominciano lo sciopero della fame

Sarebbero 450, secondo fonti della Confraternita, i Fratelli Musulmani detenuti che hanno intrapreso a partire da oggi uno sciopero della fame per protestare contro le loro condizioni di prigionia. 

Misna - Attraverso Twitter, esponenti della Confraternita hanno denunciato “trattamenti inumani” subiti in cella dai reclusi in agitazione, fra cui diverse personalità vicine a Mohamed Morsi, il presidente deposto il 3 luglio scorso dai militari. I Fratelli Musulmani riportano che “a molti prigionieri politici sono state proibite le visite familiari, l’assistenza giudiziaria, le cure mediche…e vivono in celle sovrappopolate e insalubri”. Fra coloro che hanno deciso di avviare lo sciopero della fame figurano anche Khairat al-Chater... (continua)
martedì, dicembre 24, 2013

Iraq: il governo dichiara il Natale "festa nazionale"

Nei giorni scorsi il Patriarca caldeo si era rivolto alle autorità, chiedendo il riconoscimento ufficiale della ricorrenza. Mar Sako ricorda che “Gesù non è venuto solo per i cristiani, ma è per tutti”. E sottolinea il “rispetto speciale” dei musulmani. Un nuovo, importante riconoscimento per una minoranza a lungo perseguitata. 

Baghdad (AsiaNews) - Il governo irakeno ha accolto la richiesta avanzata dal Patriarcato caldeo e ha stabilito che il prossimo 25 dicembre sarà giornata di festa nazionale e di vacanza per tutti i cittadini del Paese. Un nuovo, importante riconoscimento nei confronti della minoranza religiosa da parte dell'esecutivo a Baghdad; che, già nei giorni scorsi, ha allestito un albero di Natale di cinque metri sulle sponde del fiume Tigri, dimostrazione di "solidarietà" e tentativo di "arginare l'esodo" della comunità degli ultimi 10 anni. Questo sorge nel quartiere di Karrada, sul lato orientale del fiume, dove convivono in modo pacifico cristiani e musulmani sciiti e sunniti... (continua)
venerdì, novembre 29, 2013

Iraq: esecuzioni sommarie alle porte di Baghdad

Sono stati ritrovati a nord di Baghdad i corpi senza vita di 18 persone rapite alcune ore prima nella capitale, da uomini in uniforme militare. Sui corpi, trovati vicino Tarmiya, segni di ferite di arma da fuoco alla testa e al petto.  

Misna - Tra le vittime ci sarebbero due capi tribali e un comandante dell’esercito. I rapitori, che si muovevano a bordo di veicoli con le insegne dell’esercito, avevano detto ai familiari delle vittime che sarebbero state interrogate nell’ambito di alcune inchieste. La notizia, rapidamente circolata nel paese, alle prese con una recrudescenza delle violenze, ha suscitato l’orrore e l’indignazione dell’opinione pubblica... (continua)
giovedì, novembre 28, 2013

Egitto, ventuno donne in carcere: "Sono Fratelli Musulmani"

Undici anni di prigione per un gruppo di attiviste accusate di far parte di "un'organizzazione terroristica". Dietro le sbarre anche i simboli della rivoluzione anti-Mubarak.  

NenaNews - Undici anni dietro le sbarre: questa la durissima sentenza emessa da un tribunale di Alessandria contro 21 donne, accusate di far parte dei Fratelli Musulmani e quindi di "un'organizzazione terroristica". Condannati a 15 anni anche sei uomini, considerati leader del movimento islamista e accusati di aver incitato le donne a bloccare strade e vie di comunicazione lo scorso 31 ottobre... (continua)
martedì, novembre 26, 2013

Afghanistan: possibile ritorno alla lapidazione per adulterio

La lapidazione, prevista ai tempi del regime talebano per alcuni reati tra cui l’adulterio, potrebbe essere presto ripristinata nel sistema giudiziario dell’Afghanistan: a lanciare l’allarme è l’organizzazione non governativa statunitense Human Rights Watch. 

Misna - In una bozza di revisione del codice penale all’esame del ministero della Giustizia sarebbe reintrodotta infatti la morte per lapidazione per gli adulteri sposati. Per i non sposati, invece, la pena prevista dovrebbe essere “di cento colpi di frusta”. Non sono certi i tempi di approvazione dei provvedimenti, ma la possibilità di una loro applicazione porta Brian Adams, direttore per l’Asia di Human Right Watch, a definire “assolutamente scioccante” che a 12 anni dalla caduta dei Talebani “l’amministrazione del presidente Hamid Karzai possa riportare in vigore la lapidazione”... (continua)
lunedì, novembre 25, 2013

Siria, la generazione perduta

La conferenza di Ginevra 2 si terrà il 22 gennaio. Lo ha appena annunciato l'Onu (aggionamento 12.30) 

NenaNews - Oltre 11 mila bambini vittime del conflitto. Polio, abbandono scolastico e traumi psicologici fanno temere il peggio per i piccoli siriani. A gennaio, forse, Ginevra 2 Più di undicimila giovani sotto ai 17 anni sono morti nei due anni e mezzo di conflitto in Siria. Arriva come una doccia fredda il rapporto dell'Oxford Research Group, e snocciola le cifre scioccanti della realtà sul campo: delle 11.420 vittime minorenni censite, 2.223 sono morte nella zona di Aleppo, 389 uccise da un cecchino, 764 "sommariamente giustiziate" e più di 100 sono state torturate... (continua)
lunedì, novembre 25, 2013

Pakistan: 13enne cristiana rapita, convertita all’islam e costretta a sposarsi

Il rapitore, un musulmano di 32 anni, avrebbe agito per vendetta nei confronti della madre. Della bambina, Saba Waris, non si hanno più notizie da giugno. Un tribunale ha emesso un mandato d’arresto contro l’aguzzino, che ha fatto sparire le sue tracce. 

Faisalabad (AsiaNews) - Da oltre cinque mesi non si hanno più notizie di Saba Waris, 13enne cristiana di Jameelabad. La piccola è stata rapita, convertita all'islam con la forza e costretta a sposare Syed Munawar Hussain, un musulmano di 32 anni. Naseem Bibi, la madre della piccola, chiede ad AsiaNews "ogni aiuto possibile. Voglio mia figlia indietro e voglio giustizia". Finora la donna si è rivolta alla polizia, ma senza successo... (continua)
domenica, novembre 24, 2013

Marocco: annullare le leggi contro le donne

Amnesty International continua a chiedere alle autorità del Marocco di annullare le leggi che obbligano le donne e le ragazze a sposare i loro stupratori e che costringono al processo le ragazze coinvolte in baci in luogo pubblico.  

Amnesty - Nonostante la promessa di emendare il codice penale, che tuttora garantisce ai colpevoli di stupro di evadere la giustizia se sposano le loro vittime, le autorità non hanno adottato alcuna misura per proteggere le donne e le ragazze dalla violenza e garantire la loro libertà d'espressione. All'inizio di novembre, con un anno di ritardo, il governo ha finalmente presentato al parlamento una bozza di legge per proteggere le donne dalla violenza. Dopo che nel marzo 2012 la 16enne Amina Filali si suicidò bevendo veleno per topi dopo essere stata costretta a sposare l'uomo che l'aveva stuprata, negli ultimi mesi altre ragazze sopravvissute alla violenza sessuale si sono suicidate... (continua)


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